Gli appassionati di musica classica che andranno ad ascoltare al Teatro Politeama Greco di Lecce il concerto sinfonico in programma il 23 novembre p.v. contribuiranno, con l’acquisto del biglietto, a sostenere la campagna umanitaria di Integra Onlus “Bimbi in volo per un sorriso” * a favore dei bambini delle periferie albanesi che vivono in situazioni di grave disagio sociale.

La lodevole iniziativa promossa dalla Fondazione ICO Tito Schipa consente alle associazioni di volontariato abbinate ai 4 concerti inseriti nel programma della stagione sinfonica e di balletto 2012 di ricevere, con un meccanismo di reciproco sostegno, una percentuale (che sarà più alta per i biglietti venduti in prevendita direttamente dall’Associazione) sugli incassi dei concerti, con cui sostenere le proprie iniziative.

Nel foyer, prima del concerto, gli operatori di Integra Onlus forniranno tutte le informazioni relative alla campagna “Bimbi in volo per un sorriso”.

Per info sulla prevendita: Segreteria Integra Onlus 0832.241529 (dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 14.00).


 

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Scarica la brochure del programma completo STAGIONE SINFONICA E DI BALLETTO 2012 in pdf

                    “Bimbi- In volo per un sorriso”

Il progetto “BIMBI – In volo per un sorriso” nasce dalla volontà della Dott.ssa Klodiana Cuka, Presidente dell’Associazione Integra Onlus da lei stessa fondata nel 2003, con l’intento di affrontare le problematiche legate alla sussistenza delle fasce più deboli della società albanese e di diffondere in Italia una corretta conoscenza e un’immagine positiva del Paese delle Aquile, migliorando in terra albanese le condizioni di vita morali e materiali dei bambini più poveri.

Da sempre attenta ad approfondire tematiche sociali e riflessioni volte a dare un aiuto concreto ai più disagiati, la Presidente di Integra, portando con sé la sua esperienza personale di donna immigrata che ha lottato con successo per la sua integrazione nella società italiana, combatte costantemente per creare le condizioni che garantiscano un’autentica integrazione di tutte le minoranze culturali. Accoglienza, condivisione, solidarietà, diversità e integrazione sono i principi cardine di ogni azione di intervento di Integra Onlus, nella convinzione profonda che la valorizzazione di ogni intreccio culturale, costituisca il punto di partenza per la valorizzazione e la nascita di nuove relazioni umane.

Sullo sfondo di tali consapevolezze nel Gennaio 2006, Integra presentò una lettera al Presidente della Regione Puglia, prospettando la volontà di avviare una campagna umanitaria in favore delle periferie albanesi, nata dalla profonda conoscenza del territorio albanese e dall’esigenza avanzata dagli stessi partner albanesi nei progetti Interregionali. Dall’Assessorato al Mediterraneo giunse poi la richiesta di presentare un progetto e da lì si ebbe l’avvio ufficiale della “Campagna di aiuti per le zone di periferia e del Nord Albania”, sostenuta dall’Assessorato al Mediterraneo con un primo simbolico finanziamento, con delibera n.1221 del 4/8/06, a valere sulle risorse dell’art.8. Partner nell’avvio: Inner Wheel Club di Lecce; Croce Rossa Lecce e Caritas e Arcidiocesi di Scutari in Albania.

Il progetto nasce con i seguenti intenti:

-          diffondere in Italia una corretta conoscenza e un’immagine positiva dell’Albania, migliorando in terra albanese le condizioni di vita morali e materiali dei bambini più poveri;

-          dare vita ad una giornata dedicata ai bambini di tutto il mondo ed in particolar modo, ai bambini che vivono situazioni di sofferenza, disagio e povertà in molti paesi del pianeta;

-          estendere il processo di solidarietà anche ad altre zone lontane in cui le fasce deboli vivono in condizioni di disagio;

-          sostenere azioni opportune quali la raccolta di giocattoli, materiale scolastico o generi di prima necessità in favore dei bambini dell’Albania.

PARTNER che hanno preso parte al Progetto:

L’iniziativa che ha ottenuto nel 2006 il supporto della Regione Puglia, ha potuto contare sulla collaborazione di numerosi partner:

- Croce Rossa Italiana (sezione di Lecce)

- Inner Wheel (Distretto 210 Club Lecce)

- Rotary Club Roma Sud Ovest R.I. Distretto 2080 Italia

- Associazione Onlus “Tommaso Caretto” di Trepuzzi

- Comune di Argirocastro

- Agenzia Euromed di Lecce.

- Centro Servizi Volontariato Salento

- Mons.  Angelo Massafra, arcivescovo metropolita di Scutari

- La Comunità internazionale di Capodarco

- INMP - Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti ed il Contrasto delle Malattie della Povertà, nella persona del direttore Aldo Morrone

- Associazione C.A.SA.

 “Bimbi – in volo per un sorriso” ha contato il patrocinio ed il supporto di:

Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce,  Unicef, Aiccre (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), Inner Wheel (Distretto 210 Club Lecce), Rotary Club Roma Sud Ovest R.I. Distretto 2080 Italia, Ugl – Ciscos, Consorzio per la Realizzazione del Sistema Integrato di Welfare Ambito di Zona di Poggiardo, Integra Solidale, Asal, MCL (Movimento Cristiano Lavoratori), AlbaService spa; CSV Salento.

 

BISOGNI individuati e INTERVENTI realizzati

Durante il 2006 e 2007 inpiù viaggi sono stati portati in Albania degli aiuti concreti  come: alimenti, vestiario, giocattoli, quaderni per bambini, montature di occhiali per adulti e bimbi. Nel corso degli ultimi anni sono proseguite da parte di Integra numerose azioni volte a superarre ogni forma di ingiustificato pregiudizio verso il popolo albanese e di reale supporto verso le zone delle Nord: dalla consegna di aiuti materiali per le popolazioni più svantaggiate, resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Don Angelo Massafra, Arcivescovo Metropolita di Scutari; alla raccolta di medicinali per l’Ospedale di Argirocastro, effettuata dalla Scuola di Balletto Regionale Pugliese; alla realizzazione di più progetti Interregionali, che le hanno permesso di  intensificare le relazioni con l’Albania e consolidare in Italia la presenza e l’operatività del gruppo di mediatori linguistici culturali madrelingua albanesi.

La prima fase della campagna “Bimbi-In volo per un sorriso” si chiude il 16 Giugno 2008 con il Convegno di lancio per renderla una campagna permanente, organizzato a Lecce presso Palazzo Turrisi, in presenza di Mons. Angelo Massafra, Arcivescovo di Scutari.

Nel corso del 2009 con l’intento di implementare il piano di comunicazione al fine di migliorare le diverse attività, Integra promuove da un lato, un momento di gioco-integrazione fra i bambini, grazie all’animazione dei volontari dell’Associazione C.A.SA. nello scenario della villa comunale della Città di Lecce; dall’altro un momento di riflessione con il convegno “Un Sorriso per ogni Bambino. Gli aiuti all’infanzia più sfortunata”, nella splendida cornice del Foyer del Politeama Greco, gentilmente concesso per l’occasione dall’Associazione Ico Tito Schipa di Lecce. Il tavolo di discussione è ricco di personalità e rappresentanze di associazioni che vivono e lavorano nel sociale, spendendosi, in particolare, in favore dell’infanzia sfortunata. Ognuno porta la propria esperienza, il proprio punto di vista, partendo tutti però da un interrogativo: quanto vale e deve valere il sorriso di un bambino?

Sono intervenuti: Luigi CONTE, Tesoriere C.S.V. Salento; Maria Teresa PATI, Presidente Associazione Casa; Filomena D’ANTINI, Assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Provincia di Lecce; Riccardo SOLLINI, Responsabile Comunità di Capodarco in Albania; Giovanna PERRELLA, Presidente del Comitato provinciale UNICEF; Patrizia DEL NINNO, Presidente CISCOS/UGL; Marco PICCINNO, Professore di Pedagogia Sperimentale dell’Università del Salento.

Ha moderato l’incontro Klodiana ÇUKA, Presidente Integra Onlus;

 

Nel corso dell’incontro Riccardo Sollini ha presentato il volume “Lule – fiori”, realizzato all’interno del C.S.E. Primavera per bambini Disabili in Albania gestito dalla Comunità  internazionale di Capodarco.

Avendo ormai maturato una solida esperienza nel settore, Integra ha ritenuto opportuno dare continuità alle azioni intraprese, attraverso il progetto “BIMBI” e le azioni da esso previste (seminari territoriali, interventi presso le scuole, raccolta di aiuti, promozione flussi turistici e altro), con la campagna umanitaria permanente:In volo per un sorriso” che aiuti non solo a migliorare la vita di chi è più sfortunato, ma soprattutto che sia in grado di donare il sorriso e la speranza di una vita migliore nel Paese d’origine. Oggi, grazie all’accordo con il Rotary Club Roma Sud Ovest R.I. Distretto 2080 Italia che in collaborazione con altri distretti Rotary International d’Italia ha avviato una raccolta di aiuti, Integra Onlus conta su una marcia in più per realizzare quanto utile e necessario per una concreta solidarietà tra gli uomini.

 

INFANZIE NEGATE: il fenomeno del Kanun

“I bambini sono il futuro del mondo. I bambini albanesi sono i bambini di tutto il mondo e sono il futuro del mondo. L’Albania si appresta a far parte della Comunità Europea e anche i bambini albanesi sono bambini europei” : così si esprime la giornalista albanese, Albana Temali, che durante la presentazione del progetto “Bimbi-In volo per un sorriso” ,  dell’11 Aprile 2011, svoltasi nella sala della Biblioteca del CNEL a Roma in collaborazione con il Rotary Club Roma Sud Ovest-Rotary International Distretto 2080 Italia, ha posto l’accento sulla necessità di politiche di intervento rivolte ai bambini che vivono nelle zone periferiche dell’Albania, soggetti alla faida Kanun.

Il Kanùn (dal greco canon”, ovvero, ordine o restrizione) di Leke Dukagjini risale al 1400. Sorto come sistema di regole creato dalla popolazione albanese che viveva nelle montagne del Nord per difendere la propria cultura, la propria religione e la propria vita durante il periodo di invasione turca, è stato riportato in forma scritta dopo la caduta del regime comunista di Enver Hoxha. Il codice oltre a regolare la vita sociale fissava anche in maniera rigorosa il diritto di vendicare l’uccisione di un proprio familiare, colpendo i parenti maschi dell’assassino fino al terzo grado.

Sotto il regime comunista il Kanun aveva subito un duro colpo, ci pensava la legge a provvedere, ma con il crollo del regime tutto è ricominciato e le famiglie che dovevano vendicarsi lo hanno fatto. La vendetta coinvolge ora tutta la famiglia e non solo il maschio della terza generazione. Quando una famiglia subisce un omicidio si deve vendicare – legge d’onore, legge di sangue – quindi inizia una vera e propria battaglia: la famiglia che ha ucciso si chiude in casa e non esce più, la vendetta viene fatta su tutti i familiari per le prime 24 ore, poi solo “sulla famiglia dove l’omicida mangia”, cioè dove vive con il suo nucleo familiare.

Anche i bambini devono rimanere chiusi in casa perché corrono il rischio di essere uccisi: le case vengono così definite “torri”. I bambini non possono nemmeno andare a scuola, perciò si comprende bene come il fenomeno del Kanun acquisisca le sembianze di vero e proprio problema sociale: ai bambini non solo viene negata l’infanzia e condannata, ma è profondamente violato il loro diritto alla libertà.

Ci sono molte associazioni in Albania che promuovono la mediazione e la conciliazione, attraverso campagne a favore della scuola: vengono realizzati programma “itineranti” che prevedono che gli insegnanti, per tre volte alla settimana, si rechino nelle “torri” per dare insegnamento ai bambini assicurando loro un’istruzione.

Il fenomeno è di dimensioni ridotte ed è stato ovviamente condannato, ma occorre fare qualcosa per il futuro e futuro vuol dire innanzi tutto, tutelare e garantire il diritto di libertà di questi bambini.

Integra Onlus attraverso l’iniziativa “Bimbi-In volo per un sorriso” si propone di supportare con forza questo bisogno che non può rimanere taciuto o dimenticato, solo perché lontano dal nostro benessere quotidiano. I bambini costituiscono il nucleo formativo da cui partire per la costruzione di nuove identità e di nuovi valori etici e morali. Devono poter custodire i loro sogni, giocare liberamente,  vivere una vita serena profumata di innocenza, di purezza e di una spensieratezza che nessuno ha il diritto di negare. I bambini dell’Albania lo meritano; i bambini di tutto il mondo lo meritano. 

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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