LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI: Assistenza, Prevenzione, Riabilitazione
Mutilazioni dei genitali femminili (MGF) è il nome che è stato dato, nel corso della III Conferenza del Comitato Inter-Africano sulle pratiche tradizionali rilevanti per la salute di donne e bambine, a tutte quelle in cui si ha l’asportazione e/o l’alterazione di una parte dell’apparato genitale esterno della donna.
Le prime testimonianze di donne africane sottoposte a mutilazione dei genitali sono state raccolte dal movimento femminista verso la fine degli anni ’70. Ciò che all’epoca suscitò maggiore stupore fu la scoperta che questa pratica millenaria venisse esercitata anche su bambine nate nei paesi occidentali e cittadine di questi paesi. Nel 1995 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condannato tutte le forme di MGF ed ha chiesto l’abolizione di pratiche così devastanti. Certo, nessuno può illudersi che una prassi millenaria come quella delle MGF possa essere sradicata in pochi anni: peraltro, le popolazioni dei paesi in cui
tali mutilazioni vengono arrecate non accettano di buon grado la forte connotazione negativa contenuta in tale espressione. Negli ultimi anni, però, i progressi sono stati enormi, ed oggi parlare di infibulazione o escissione non è più un tabù, al punto
che lo sradicamento di tale fenomeno appare come un obiettivo perseguibile.
Scopo di questo Corso teorico-pratico è quello di sensibilizzare il mondo sanitario su una problematica sempre più incidente nel nostro territorio regionale, ma anche di fornire un adeguato supporto formativo alle figure professionali più coinvolte nella gestione delle donne e delle bambine immigrate portatrici di MGF, per consentire a queste ultime – insieme con il reintegro anatomico – anche il recupero delle fisiologiche funzioni dell’apparato genitale.
BARI, Hotel Excelsior – Via Giulio Petroni,15
30 settembre/1° ottobre 2011
11 novembre 2011
25 novembre 2011
12 dicembre 2011
RESPONSABILE SCIENTIFICO EDOARDO ALTOMARE
RELATORI E MODERATORI
Edoardo Altomare : Dirigente Responsabile U.O. Formazione ASL BA
Omar Hussen Abdulcadir: Medico Ginecologo Direttore Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione e Cura delle complicanze legate alle MGF Regione Toscana
Guido Barbujani: Professore Straordinario di Genetica Università degli Studi di Ferrara
Francesco Bux: Direttore Generale ARES Puglia
Lucrezia Catania: Medico Ginecologo Responsabile Settore Ricerca Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione e la Cura delle complicanze legate alle MGF Regione Toscana
Klodiana Çuka: Presidente Integra Onlus Associazione per l’integrazione e la condivisione degli immigrati
Giovanna Da Molin: Responsabile Centro Interuniversitario Popolazione Ambiente e Salute Università degli Studi Bari
Emanuella De Palma: Medico Ginecologo Responsabile Ambulatorio per le donne immigrate P.O. Di Venere
Tommaso Fiore: Assessore alle Politiche della Salute Regione Puglia
Vinci Fiore: Medico Psichiatra ASL BA
Maria Grazia Foschino: Psicologa Responsabile U.O. Psicologia Clinica Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII Bari
Fulvio Longo: Dirigente Servizio ATP dell’Assessorato alla Salute Regione Puglia
Mimmo Mongelli: Regista
Michela Moretti: Assistente Sociale ASL BA
Aldo Morrone: Direttore Generale A.O. San Camillo Forlanini Roma
Carla Pasquinelli: Professore di Antropologia dello Sviluppo Università degli Studi “l’Orientale” di Napoli
Luca Quagliarella : Psicologo Consulente in Sessuologia AGEDO
Maria Paola Simeone: Dirigente Medico ASL BA Ginecologa e Sessuologa
Lidia Tarantini: Psicologa Presidente ETNA (Progetto di Etnopsicologia analitica)
Alessandra Tartaglia: Medico Infettivologo INMP Puglia
Carla Vulcano: Psicologo Dirigente Consultorio Familiare ASL BA
30 SETTEMBRE 2011
SESSIONE MATTUTINA
Ore 8.30 Registrazione dei partecipanti
Ore 9.00 Saluto del Direttore generale ASL BA
Domenico Colasanto
Ore 9.15 Intervento dell’Assessore alle Politiche della Salute
Regione Puglia Tommaso Fiore
Ore 9.45 Presentazione del percorso formativo Edoardo Altomare
Moderatore Fulvio Longo
Ore 10.00 Integrità del corpo e MGF Omar Hussen Abdulcadir
Ore 10,40 Buone prassi di intervento in materia di MGF
Aldo Morrone
Ore 11.20 Pausa
Ore 11.40 Corpi femminili come luoghi della cultura
Carla Pasquinelli
Ore 12.40 L’invenzione delle razze Guido Barbujani
Ore 13.20 Dibattito
Ore 14.00 Pausa
SESSIONE POMERIDIANA
Ore 15.30 Cinema ed interculturalit�
Introduzione di Mimmo Mongelli
Proiezione film
• Moolaadé — La forza delle donne : cambiare è possibile
• Il coraggio di Milga
Ore 17.15 Dibattito
Moderatori: Mimmo Mongelli – Edoardo Altomare
1 OTTOBRE 2011
Ore 9.00 Le MGF : complicanze e significati culturali
Lucrezia Catania
Ore 9.40 La forza delle donne: cambiare è possibile
Lidia Tarantini
Ore 10.20 Il ruolo e l’importanza del mediatore transculturale e delle associazioni dei migranti nell’ambito
dell’assistenza, prevenzione e riabilitazione delle MGF
Klodiana Çuka
Ore 11.00 Pausa
Ore 11.20 TAVOLA ROTONDA
PUGLIA ED IMMIGRAZIONE: LO STATO DELL’ARTE E LA LETTURA DELLA DOMANDA
Moderatore Francesco Bux
Interventi : Emanuella De Palma, Vinci Fiore, Maria Grazia
Foschino, Michela Moretti, Luca Quagliarella, Maria
Paola Simeone, Alessandra Tartaglia, Carla Vulcano
Ore 13.15 Conclusione lavori
11 NOVEMBRE 2011
SESSIONE MATTUTINA
Ore 09.00 Pratiche di MGF: approfondimenti Lucrezia Catania
Ore 10.00 Complicanze fisiche a breve e lungo termine
Omar Hussen Abdulcadir
Ore 11.00 Pausa
Ore 11.15 L’assistenza alla gravidanza e al parto
Lucrezia Catania
Ore 12.15 Cultura e comportamenti: le MGF tra societ�
tradizionali e società moderne
Giovanna Da Molin
Ore 13.15 Pausa
SESSIONE POMERIDIANA (Lavori di gruppo)
Ore 15.00
Gruppo A Riservato a Ginecologi, Pediatri, Ostetriche, Infermieri
e Assistenti Sanitarie
- La visita ginecologica
Lucrezia Catania
- La deinfibulazione, come affrontare la questione sul
piano ginecologico e i possibili interventi di recupero
Omar Hussen Abdulcadir
Gruppo B Riservato a Psicologi, Neuropsichiatri Infantili,
Assistenti sociali, Educatori Professionali
- Le complicanze psicologiche e sessuali
Filippo Ferrara
25 NOVEMBRE 2011
SESSIONE MATTUTINA
Ore 9.00 Contesto migratorio, MGF e identità Lidia Tarantini
Ore 10.00 Contrasto del fenomeno MGF: ruolo del mediatore
transculturale Klodiana Çuka
Ore 11.00 Pausa
Ore 11.15 L’esperienza della ASL/LE nel coinvolgimento dei
mediatori culturali Sonia Giausa
Ore 12.15 La promozione dei diritti delle donne immigrate
Donatella Tanzariello
Ore 13.00 Dibattito — Pausa
SESSIONE POMERIDIANA
Ore 15.00 Gruppi di lavoro
Ore 16.30 Focus group : percorsi di integrazione professionale ed
istituzionale – produzione di un modello organizzativo
(Project Work)
12 DICEMBRE 201
Ore 9.00 Report dei lavori di gruppo
Ore 11.00 Pausa
Ore 11.15 Presentazione del volume degli Atti Congressuali
Edoardo Altomare
Ore 12.15 Sezione Poster ,
Ore 13.00 Conclusioni dell’Assessore alle Politiche della Salute
Regione Puglia Tommaso Fiore
Ore 13.30 Compilazione questionario di verifica dell’apprendimento
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L’Impegno di Integra Onlus per…
il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale
RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE
Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185
Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka
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