Si terranno il prossimo 3 giugno gli esami finali che attesteranno la conoscenza della lingua italiana dei cittadini migranti che hanno beneficiato del progetto “Interagire per crescere”, finanziato a valere del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Annualità 2011 – Azione 1 “Formazione civica e linguistica”.

Il soggetto proponente è il Liceo Scientifico e Linguistico “O Tedone” di Ruvo di Puglia (BA). I 10 partner coinvolti sono: il C.T.P. “Alessandro Manzoni” di Barletta; il Liceo Scientifico “Riccardo Nuzzi” di Andria; il 1° Circolo Didattico “Zingarelli” di Orta Nova; la Scuola Secondaria di 1° Grado “Padre Pio” di Altamura; la Scuola Secondaria di ° grado “Colombo” di Taranto; il C.T.P. “Massari-Galilei” di Bari; l’Associazione per la Formazione Professionale “Quasar” di Putignano; la Scuola Secondaria di 1° Grado “L. Tinelli” di Alberobello; il Comune di Foggia; INTEGRA Onlus di Lecce.

Per quel che concerne il territorio leccese, sono oltre cinquanta gli stranieri destinatari dei tre corsi di lingua italiana L2 che INTEGRA Onlus ha organizzato presso l’Istituto Comprensivo di Ugento, di concerto con il CTP, il Centro Polivalente di San Cesario, nonché presso lo Sportello di “Lecce Accoglie” con la collaborazione della Cooperativa “Raggio di sole”.

INTEGRA, che durante la prima fase del progetto aveva curato un’azione di ricerca su tutto il territorio regionale per cogliere il ruolo svolto dalle competenze linguistiche ai fini della competitività delle aziende e dell’occupabilità dei lavoratori stranieri e il grado di conoscenza della lingua italiana settoriale da parte di questi, ha provveduto al reclutamento dei corsisti regolarmente soggiornanti in Puglia.

I docenti di lingua e i Mediatori culturali incaricati hanno partecipato a Bari, lo scorso 25 marzo, al corso ad hoc “Rimodulazione didattica di italiano L2 correlata alle dinamiche occupazionali regionali ed alle specifiche competenze linguistiche richieste dai datori di lavoro”, tenuto dal Prof. Lorenzo Rocca del CVCL (Centro Valutazione Certificazione Linguistica) dell’Università per Stranieri di Perugia. Una presenza di rilievo quest’ultima, che nell’occasione ha convalidato i precedenti questionari di ricerca anche per conto di ALTE (Association of Language Testers in Europe).

I corsi, completamente gratuiti, sono stati strutturati in 60 ore, di cui 40 ore di aula e 20 “in esterna”. Queste ultime, nello specifico, sono impartite dagli esperti in mediazione culturale segnalati da INTEGRA e hanno lo scopo di garantire una sufficiente conoscenza dei fondamentali della Costituzione italiana, dei diritti e doveri previsti dall’Accordo di Integrazione, ovvero un’informazione pragmatica sul funzionamento delle istituzioni pubbliche e dei servizi garantiti agli immigrati, anche mediante “uscite guidate”.

I corsisti, al termine del progetto e previo il superamento dell’esame finale, otterranno il rilascio della certificazione CELI I (Livello A2), richiesta per il Permesso di soggiorno per i soggiornanti di lungo periodo. Al pari della sessione di educazione civica, questo contribuirà a sviluppare e promuovere l’integrazione sociale degli immigrati, favorendone indirettamente la crescita socio-economica e l’innalzamento dei livelli di occupabilità. 

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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