Integra Onlus verso Maya Brazil 2012
L’Associazione “Integra Onlus” è partner del “Maya People Project”, un progetto itinerante che, a partire dal prossimo 20 Dicembre 2012, e per i successivi sei anni, sarà presente nei cinque continenti con il “Maya Music Festival”, una kermesse di musica, arte e puro divertimento.
In uno spazio aperto con una portata di circa 30.000 persone, verranno allestite per la durata di due giorni 5 aree musicali con 5 palchi e i più svariati generi musicali: house, electro-house, dance-commerciale, elettronica e tecno-trance. Ogni palco rappresenterà un continente: Oceania, Asia, Europa, Africa e Americhe.
Ogni anno i 5 palchi si sposteranno nel continente successivo ma lasceranno un mega palco nel continente precedente (Brasile 2012 5 palchi; 2013 un palco in Brasile e 5 palchi in Sud Africa; 2014 un palco in Brasile, un palco in Sud Africa e 5 palchi in Turchia; 2015 un palco in Brasile, Sud Africa, Turchia e 5 palchi in Cina; 2016 un palco in Brasile, Sud Africa, Turchia, Cina e 5 palchi in Australia.
La prima delle sei tappe del MMF sarà il “Maya Brazil 2012”, che si terrà a Florianopolis, una delle località più affascinanti e spettacolari nel Sud del Brasile. Seguirà il continente africano (Maya South Africa 2013), nel 2014 l’Europa (Maya Europe 2014), l’Asia nel 2015 (Maya Cina 2015) e nel 2016 sarà la volta dell’Oceania (Maya Australia 2016).
Il 2017, poi, sarà l’anno del Festival mondiale di musica elettronica: in tutte le città precedentemente toccate dal tour verrà allestito un grande palco ed in sequenza – in base al fuso orario dall’Australia alle Americhe – partirà il “Maya Music Festival Worldwide”, una maratona di cultura, arte e musica trasmessa in diretta mondiale su web (e grazie al web gli iscritti alla Comunità del Popolo Maya – Maya People –potranno dare il loro apporto al progetto, comunicare tra loro e decidere in quale Stato passare le due fini dell’anno: quella Maya 20 Dicembre e quella tradizionale 31 Dicembre).
Il ruolo di Integra Onlus sarà quello di coordinare e finanziare micro progetti in ogni continente che verrà toccato dal “Maya People Project”, riportando sul proprio sito Internet i dettagli sui progetti finanziati e gli aggiornamenti sul raggiungimento di ogni obiettivo.
Perfettamente in linea con la mission dell’Associazione, il format dei 5 continenti che viaggiano nei 5 continenti intende dare inizio a una New Era che riporti l’essere umano al centro di tutto, dove tutti i popoli siano uniti sotto l’unica bandiera della solidarietà sociale (per info www.mayabrazil2012.it).
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L’Impegno di Integra Onlus per…
il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale
RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE
Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185
Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
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Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
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Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
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Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka
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