Il 18 e 19 Giugno, Integra Onlus prenderà parte a “Navicelle”, la rassegna di teatro, spettacoli, laboratori, mostre e giochi per l’infanzia giunta alla sua 15° edizione, organizzata dal Comune di Celle Ligure con il contributo della Provincia di Savona e inclusa nell’ambito del progetto “Costruiamo il mondo 2011”.

All’interno della manifestazione “Navicelle”, Integra Onlus offrirà il suo prezioso contributo con “Integrando”, una festa che attraverso immagini, suoni, sapori e giochi porterà un messaggio di multiculturalità e integrazione.

Il tema centrale di “Navicelle” è rappresentato quest’anno dal viaggio, che offrirà l’occasione di incontrare culture di popoli diversi e misurarsi con le tematiche dell’immigrazione e dell’integrazione.

Il ricco e variegato programma di “Integrando” prenderà il via Sabato, alle ore 18:00, con la presentazione dell’iniziativa da parte della Dott.ssa Klodiana Cuka, fondatrice e Presidente di Integra Onlus e si snoderà lungo le giornate del 18 e 19 Giugno.

Sorta dalla volontà fervida della Presidente che ha posto al centro delle sue linee di intervento i principi cardine della solidarietà, dell’accoglienza, della condivisione e della valorizzazione delle differenze, l’Associazione Integra Onlus costituisce un vivido esempio di come diversità e integrazione si sposino in un connubio perfetto il cui risultato conduce ad uno sviluppo e ad un arricchimento inesauribile sia a livello individuale, che a livello sociale.

Il tema del viaggio sarà stemperato attraverso un percorso che “Integrando” propone a partire dalla mostra fotografica “Integrazione” , di Vittorio Arcieri, sul ventennale degli sbarchi albanesi in Italia, presentata dalla Dott.ssa Cuka con la cortese partecipazione dell’Ambasciatore di Albania in Italia, Llesh Kola.

Gli scatti suggestivi di Vittorio Arcieri riportano alla memoria storica di milioni di uomini che tra sogni tinteggiati di timori e speranze, intrapresero lungo un mare imprevedibile, il loro viaggio verso un Paese straniero alla ricerca di un futuro tutto da ridisegnare e costruire. Un cammino intriso di addii difficili e dolorose separazioni che induce oggi ad una riflessione profonda: siamo tutti “migranti” in virtù dei continui spostamenti che ci spingono nei luoghi più impensati, a ricercare una serenità in grado di colmare ogni giorno della nostra esistenza.

Il programma di “Integrando” proseguirà con la presentazione della Dott.ssa Cuka del libro “La nave di Skanderbeg” – di cui lei stessa è autrice – che narra la storia del Paese dell’Aquile, l’Albania e del suo eroe nazionale Giorgio Castriota Skanderbeg, che per ben 25 anni resistette ai tentativi di conquista dell’Impero turco ottomano a difesa della sua Albania.

La presentazione della campagna umanitaria “Bimbi in volo per un sorriso” (Femije, “bimbi” nella lingua albanese) in cui Integra Onlus è tutt’oggi attivamente impegnata, indirizzata ai bambini meno fortunati delle periferie dell’Albania e basata sulla raccolta di giocattoli, materiale scolastico e beni di prima necessità, farà poi da cornice

ai “giochi integrazione”: il gioco, in virtù del suo universale carattere ludico, unisce da sempre generazioni di bambini di tutto il Mediterraneo. Il gioco dell’oca, la campana, il gioco della corda, saranno i principali protagonisti di questo spazio grazie all’aiuto

degli operatori di Integra che ne spiegheranno le origini e coinvolgeranno tutti i bambini presenti.

Ci sarà anche l’angolo dedicato all’artigianato con l’esposizione di manufatti, espressione autentica di universi culturali e di tradizioni apparentemente diversi, ancora una volta uniti dal forte denominatore comune della mediterraneità.

E poi non mancherà la degustazione di piatti tipici che tra sapori e profumi caratteristici riproporrà la tradizione culinaria di diversi paesi mediterranei.

“Integrando” sarà ravvivato da momenti accarezzati dai suoni vibranti delle note dei violinisti Daorsa Dervisci e Enad Guraziu che regaleranno l’incanto e la magia della musica a tutti i partecipanti.

Incontrarsi, conoscersi, capirsi attraverso immagini, storie, suoni, sapori, usanze di culture diverse eppure a noi così vicine, è lo splendido messaggio che “Integrando” si propone di offrire: un messaggio di valorizzazione di ogni intreccio culturale che è prima di tutto, intreccio e costruzione di nuove relazioni umane.

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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