500 storie vere. Sulla tratta delle ragazze africane in Italia
il nuovo libro di Isoke Aikpitanyi, fondatrice dell’associazione “Le ragazze di Benin City”
Isoke Aikpitanyi
500 storie vere. Sulla tratta delle ragazze africane in Italia presentazione di Susanna Camusso / prefazione di Suor Eugenia Bonetti
Il libro racconta con forza e concretezza le storie di centinaia di ragazze nigeriane rese schiave e costrette con l’inganno a prostituirsi dall’alleanza fra mafia nigeriana e criminalità italiana. A tutte viene imposto un debito altissimo, fino a 80 mila euro, cui debbono far fronte nel tempo sotto la stretta e violenta sorveglianza della rete delle maman, diffuse capillarmente in tutto il territorio nazionale. Eppure sta crescendo il numero delle ragazze che, come l’autrice del libro, si ribellano al ricatto della mafia e, attraverso percorsi diversi, riescono a liberarsi dal suo dominio. Contributi significativi affiancano nel libro la denuncia della tratta: quelli dello scrittore Roberto Saviano, dei musicisti inglesi Michael Nyman e David McAlmont, dell’artista americana Martha Rosler, cui si accompagnano le riflessioni di Claudio Magnabosco e Gianguido Palumbo, due uomini italiani impegnati nelle reti e nelle associazioni contro la tratta per un cambiamento delle responsabilità maschili. Isoke Aikpitanyi, nata in Nigeria a Benin City, arriva in Italia nel 2000 per lavorare, ma viene ingannata e resa schiava dalle mafie nigeriana e italiana. Liberatasi dall’oppressione, si dedica interamente alle altre decine di migliaia di ragazze nigeriane schiavizzate in Italia avviando il Progetto «Le ragazze di Benin City» divenuto un’associazione. Coautrice del libro La ragazza di Benin City, ha ricevuto numerosi premi per il suo impegno. |
L’autrice presenterà il volume in tutta Italia, a partire dal tour in Sardegna dal 2 al 10 marzo (Porto Torres, Iglesias, Cagliari, Sassari, Tempio Pausania, Quartu Sant’Elena) e poi ancora a Pavia l’8 marzo, in Toscana dall’11 al 15 marzo (Livorno, Pomarance, Cecina,Pisa, Pontedera), il 21 marzo ad Aosta, il 26 marzo a Roma. |
Voci di donne migranti
un panorama di testimonianze sul mondo dell’immigrazione femminile
Claudia Carabini, Dina De Rosa, Cristina Zaremba (a cura di)
Voci di donne migranti con un saggio di Antonella Martini e gli interventi di Maura Cossutta, Cecilia Bartoli e Mercedes Frias / presentazione di Isabella Peretti Ventuno donne migranti, giunte a Roma in tempi diversi, raccontano la loro storia. Poche volte hanno avuto modo di parlare, raramente hanno trovato ascolto. «Abbiamo qualcosa dentro il cuore, però non sappiamo come dirlo, come spiegare a voi per far capire quello che sentiamo». Questo libro ha dato loro voce. Una voce che racconta di fughe dalla guerra e dalla miseria, di sacrifici e stenti, ma anche di quotidianità e conquiste. Il tema della maternità, vissuta lontano dagli affetti e dalle tradizioni, è stato il filo rosso che ha guidato questa raccolta di storie, ma anche un pretesto per narrare altro: identità perdute, aspettative e delusioni, coraggio, forza, riscatto sociale. Le curatrici si sono avvalse della metodologia autobiografica per «tradurre» in forma scritta queste voci di donne migranti, proponendo così un panorama di testimonianze sul mondo dell’immigrazione femminile in Italia e in particolare a Roma. Claudia Carabini, Dina De Rosa e Cristina Zaremba, sono socie fondatrici dell’Associazione culturale «Salva con nome», nata per promuovere la scrittura di sé attraverso l’autobiografia, la biografia e il racconto: si pone l’obiettivo di preservare la memoria attribuendole un’individualità, un nome, per salvare così l’eredità di vita vissuta di chi si racconta e, attraverso le sue vicende personali, narrare anche quelle vicende storiche e sociali che contornano ogni esistenza. Il volume verrà presentato a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne domenica 13 marzo ore 15 (Via della Lungara 19, |
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