Integra Onlus sempre per l’accoglienza e l’integrazione vera dei rifugiati

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L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebra dal 2000 la Giornata Mondiale del Rifugiato, dopo la firma della Convenzione sul loro status, avvenuta nel 1951. Una lunga fase storica di conquista graduale dei diritti dei migranti, a partire dai richiedenti asilo, che ha fatto dell’Europa una culla di civiltà e di convivenza pacifica tra culture, Paesi e religioni diverse, spesso, nei secoli, in guerra tra loro.

Una campagna della memoria, con il presente ed il futuro dell’umanità, nella quale Integra Onlus è parte attiva, da oltre quindici anni, con la sua testimonianza cristiana, pur travagliata ed ostacolata, accanto ad altri soggetti come l’UNHCR, il Centro Astalli e la stessa Comunità di Sant’Egidio, con i  suoi “corridoi umanitari”, segno della solidarietà cristiana, verso i rifugiati dai teatri di guerra di tutto il mondo, tra paure, sofferenze, ma anche  le speranze ed i sogni di una vita migliore, specie per i soggetti più fragili e vulnerabili, quali donne e minori non accompagnati (MNA), vere emergenze umanitarie.

Integra Onlus resta  comunque un prezioso presidio, che arricchisce e diversifica ancor più la sua presenza, anche nel mondo della cooperazione e  della solidarietà tra Paesi, specie nei Balcani, nel Nord Africa e Medio Oriente, per riaffermare il valore fondamentale della cultura dello sviluppo  ed assistenza
dei popoli migranti, soprattutto per le seconde generazioni, relativamente alla loro formazione culturale, religiosa e professionale, come “Diaspore”, portatrici dei valori di pace, tolleranza e progresso nelle stesse relazioni bilaterali, nel quadro di una  nuova Europa dei popoli da costruire, contro gli egoismi degli
“Stati-Nazione”.
Per questo Integra Onlus in Italia e la Fondazione “Bridge for Future”, in Albania, onorano questa Giornata Mondiale del Rifugiato, riprendendola anche il 29 settembre p.v., raccogliendo altresì il messaggio già lanciato dal Santo Padre: “Non si tratta solo di Migranti”, per sottolineare non solo l’impegno
unico, ma per sempre, a favore di tutte le “Periferie Esistenziali” del pianeta con “il forestiero insieme
all’affamato, l’assetato, l’ignudo, il malato e il carcerato, che bussa oggi alla nostra porta è Gesù stesso, che Chiede di essere incontrato e assistito”.

Un lungo ed approfondito percorso di vita e di comunicazione, senza slogan propagandistici, a sfondo xenofobo ed intollerante, che generano solo nuove  paure e nemici, di cui ognuno di noi, per lapropria parte, deve poter dare un contributo fattivo, pur tra mille difficoltà e contraddizioni del contesto politico- istituzionale, in Europa ed in Italia, in presenza di un’eterna campagna elettorale, in cui proprio l’immagine dei migranti viene mistificata e stravolta, come i  nemici della nostra civiltà, gli invasori da mondi ostili e
persino portatori di malattie…incurabili. Un mondo fatto di muri e filo spinato, che non fermeranno certamente le migrazioni, presenti da secoli, che debbono essere semmai sicure e programmate, sulle reali esigenze economiche e produttive, dei Paesi, con flussi controllati, con esempi virtuosi come la Germania o il Canada, dove i rifugiati, sono divenuti buoni cittadini e magari ottimi professionisti, scienziati ed atleti.
Le strade della convivenza pacifica tra i popoli, contro tutte le violenze e le guerre, hanno bisogno di ogni essere umano, che unisca le proprie mani, come nel simbolo di Integra Onlus, con altre mani, senza distinzioni di razza, religione e condizione sociale, in una lunga catena umana portatrice di speranza  e di fiducia, che costruisca il “Ponte della Pace, Bene Comune ed Universale”, che “non è Tutto, però, senza la Pace Tutto è Niente”, come afferma il Prof. Franjo Topic, teologo, scrittore e giornalista, che durante il conflitto nella ex Yugoslavia, ha aperto le chiese, offrendole come rifugio non solo per i fedeli cristiani, protestanti, ma anche musulmani.

Klodiana Cuka

Presidente Integra Onlus

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