Il valore dello sport     Una storia molto speciale…     L’Handbike     Le tappe del giro d’Italia Hanbike 2011

Haki Doku è un atleta di nazionalità albanese diversamente abile. Nato a Kruje, Albania, raggiunge l’Italia come clandestino nel 1995 in cerca di una vita migliore. Nell’Aprile del 1997 un terribile incidente gli provoca un trauma midollare d7-d7 (paraplegico). Per  circa 1 anno e mezzo viene ricoverato  in vari ospedali di Milano e poi definitivamente dimesso nel Settembre 1999. In seguìto a quanto appreso in ospedale grazie al supporto costante dell’equipe medica e raggiunta la casa d’accoglienza “Cardinal Colombo”, a Milano, Responsabile S. Aloisia, si apre per Haki un nuovo percorso e una “nuova” vita, il cui obiettivo diviene quello di affrontare ogni difficoltà della vita “normale” superando e abbattendo ogni forma di barriera architettonica. Grazie ad un progetto avviato tra Integra Onlus e il Centro Studi Culturale Parlamento della Legalità della Lombardia che ha consentito l’acquisto di una bici, Haki corre oggi la sua gara verso i Giochi di Londra 2012 nella disciplina di Ciclismo Paralimpico – Handbike -  offrendo un esempio straordinario di forza, impegno, determinazione e autentica integrazione.

Il progetto si pone l’obiettivo di portare Haki Doku ad essere il 1° atleta Albanese a partecipare ai Giochi Paralimpici, il più alto e ambizioso palcoscenico sportivo mondiale, il traguardo massimo che un atleta sogna durante tutta la carriera sportiva. Per un atleta disabile, questo obiettivo è ancora più importante poichè costituisce il raggiungimento di un mondo sportivo d’ eccellenza, oltre che un’occasione unica ed irripetibile:

-          http://www.doku.it : sito da cui è possibile seguire il percorso di Haki e la sua storia.

Integra Onlus che persegue fin dagli albori della sua nascita, la realizzazione di una società interculturale, gettando uno sguardo costante a tutti i soggetti che sperimentano condizioni di disagio sociale, accogliendo quelle infinite voci che rischierebbero di perdersi nella tacita indifferenza e in un silenzio senza tempo, non poteva che “sposare” il desiderio di Haki con forza e motivazione, con l’augurio e il proposito di trasformare un sogno, nell’inizio di un progetto a cui ne seguiranno altrettanti innumerevoli.

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