Rassegna Stampa

LECCE -  Letti pieni anche alla Casa della carità di Lecce, mentre la Caritas riesce a fornire solo qualche pasto agli affamati che ogni giorno si presentano alla sua porta e la possibilità a una decina di persone al giorno di usufruire dei servizi igienici per lavarsi. Agli altri non resta che dormire per terra, sui cartoni, usando angoli nascosti come bagni e mangiando ciò che raccattano dai volontari.

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Nel luglio scorso la decisione di farne un monumento, dopo che la Corte d’Appello di Lecce  aveva disposto la demolizione. Il relitto della Kater I Rades è adesso a Otranto. La nave emblema delle migrazioni albanesi in Italia, affondata con decine di persone morte e disperse nel marzo 1997, dopo la collisione con la nave Sibilla della Marina militare italiana, verrà trasformata in un’opera d’arte, un monumento che rappresenta il ponte tra Otranto e Valona, i porti a cui è legato il viaggio in mare dell’ex motovedetta della marina militare albanese.

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Ieri è arrivato a Otranto il relitto della Kater I Rades.

La mattina del 14 dicembre 2011 alle 10 circa, la nave albanese Kater I Rades è approdata su una piattaforma di cemento in zona fabbriche, adiacente al porto di Otranto, in un punto ben visibile dal Bastione dei Pelasgi.

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L’associazione Integra Onlus in collaborazione con Comune di Otranto, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Istituto di Culture Mediterranee, Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo, organizza due giorni di eventi col tema “Approdi e Naufragi – Raccontare l’esodo (1991-2011)”.

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A volte credere a Babbo Natale fa bene, non soltanto ai bambini ma anche ai grandi. Per Haki Doku, Babbo Natale è arrivato in anticipo quest’anno, consegnandogli un preziosissimo dono di sostegno economico per il progetto Road To London 2012.

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Il tema di un convegno promosso dal Lions Club di Lamezia Terme, che si terrà sabato 19 novembre 2011 alle ore 16.30 al Teatro Grandinetti, è: «Calabria terra di accoglienza oltre Lampedusa: proposte ed esperienze a confronto». L’evento sarà presentato dal presidente del Lions Club di Lamezia Terme, Francesco Muraca, inoltre il programma prevede i saluti del Governatore del distretto Michele Roperto; del sindaco Gianni Speranza; del vescovo Mons. Luigi Cantafora; dell’assessore regionale al Lavoro ed alle Politiche sociali Francescantonio Stillitani e del direttore generale dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso.

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Klodiana Cuka arriva a Lecce dall’Albania circa 20 anni fa e da subito diventa un punto di riferimento per compatrioti e italiani.Oggi in politica e alla presidenza di Integra, Klodiana è la protagonista dell’episodio di BABzine in onda il 29 settembre alle 20:30.

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Tra il ricco scenario di appuntamenti previsti da “Frontiere-La Prima volta”, rassegna multidisciplinare di arti e saperi, che si tiene a Bari dal 21 Settembre al 1° Ottobre 2011, Integra Onlus sarà presente da domani, giovedì 22 settembre, a mercoledì 5 ottobre al Cineporto di Bari, con la mostra documentaria “IntegrAzione”, che ricorda il ventennale degli sbarchi albanesi sulle coste pugliesi.

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In occasione della rassegna “Frontiere-La prima volta”, Integra Onlus sarà presente con la mostra “IntegrAzione” documentario di Vittorio Arcieri che commemora il ventennale dello sbarco degli albanesi

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Nel 1997, speronata da una corvetta italiana, affondò nell’Adriatico con 108 persone. Rischiava la demolizione, ora diventerà a Otranto un monumento per tutte le vittime del mare

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

814 signatures

RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
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Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
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Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
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Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
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Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
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Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
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Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
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Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
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Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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