Archivi del mese: giugno 2014

Dal 3 Febbraio è attivo lo Sportello Immigrazione dell’Ambito di Gallipoli e di tutti i comuni che ne fanno parte: Alezio-Alliste-Melissano-Racale-Sannicola-Taviano-Tuglie.

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il Comune di Neviano e Integra Onlus, rispettivamente titolare e gestore del progetto di accoglienza integrata del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo Politico e Rifugiati (SPRAR) attivo a Neviano dal febbraio di quest’anno, organizzano lunedì 23 giugno le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Rifugiato con l’obiettivo di favorire la conoscenza tra i beneficiari del progetto e la comunità nevianese oltre che sensibilizzare quest’ultima sulle condizioni che spingono milioni di persone nel mondo a fuggire dal proprio Paese di origine.

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Saranno illustrati venerdì 20 giugno a Roma i risultati del progetto “Formazione, lavoro e integrazione” dalla voce di datori di lavoro e lavoratori migranti alle buone prassi. Un percorso di ricercazione a livello europeo” di cui Integra Onlus è partner e che ha come capofila l’Università per Stranieri di Perugia – Centro per la Valutazione e le Certificazioni Linguistiche, e come altri partner Cambridge ESOL (Inghilterra), Goethe Institut (Germania), Caple-Università di Lisbona (Portogallo), CTP Asolo Treviso, CEDIS Roma, ECAP Zurigo (Svizzera).

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Il 19 giugno si terrà a Roma, presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (Via in Miranda 10) , l’incontro conclusivo della campagna IN.CO.NT.RO (Incontri Comunità Migranti Integrazione Lavoro), promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, curata per conto del Ministero dal Centro Studi e Ricerche Idos, e finanziata nell’ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di paesi terzi.

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Nell’ambito della Giornata Mondiale del Rifugiato il Comune di Parabita e Integra Onlus, rispettivamente titolare e gestore del progetto di accoglienza integrata del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo Politico e Rifugiati (SPRAR) attivo a Parabita dal febbraio di quest’anno, hanno in animo di organizzare una due giorni di eventi, il 19 e il 22 giugno, con l’obiettivo di favorire la conoscenza tra i beneficiari del progetto e la comunità parabitana oltre che sensibilizzare quest’ultima sulle condizioni che spingono milioni di persone nel mondo a fuggire dal proprio Paese di origine.

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La presidente di Integra Onlus Klodiana Cuka riceverà questa mattina al Moneygram Award 2014, nella casa del Cimena di Villa Borghese, il premio per l’imprenditoria immigrata in Italia organizzato da Moneygram società leader nei trasferimenti internazionali di denaro. A valutare le doti imprenditoriali dei candidati è stata una Giuria di eccezione, presieduta da Natale Forlani, Direttore Generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro, e composta da Alberto Baban, Presidente Piccola Industria Confindustria e Vice Presidente Confindustria, Maria Fermanelli, Vice Presidente CNA Italia, Indra Perera, Presidente CNA World Roma, Franco Pittau, Presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico, Alessandro Plateroti, Vice Direttore Il Sole 24 Ore e Carlo Alberto Pratesi, Professore Ordinario di Marketing, Innovazione e Sostenibilità presso l’Università Roma Tre. Il Premio rappresenta un ulteriore riconoscimento al lavoro svolto in questi anni nel campo sociale da Klodiana Cuka con Integra Onlus.

L’integrazione attraverso la formazione e il lavoro è il tema centrale del progetto FEI “Formazione, lavoro e integrazione: dalla voce di datori di lavoro e lavoratori migranti alle buone prassi. Un percorso di ricercazione a livello europeo” di cui Integra Onlus è partner e che ha come capofila l’Università per Stranieri di Perugia – Centro per la Valutazione e le Certificazioni Linguistiche, e come altri partner Cambridge ESOL (Inghilterra), Goethe Institut (Germania), Caple-Università di Lisbona (Portogallo), CTP Asolo Treviso, CEDIS Roma, ECAP Zurigo (Svizzera).

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

814 signatures

RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
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Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
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Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
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Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
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Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
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Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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