Integra Onlus, con la sua Presidente Klodiana Cuka, parteciperà oggi, alle ore 10.30, all’incontro che il Gruppo di Lavoro Istituzionale del Ministero dell’Interno ha organizzato al Viminale al fine di ascoltare e confrontarsi con tutti i soggetti competenti e con esperienza in materia di mediazione interculturale.
L’Associazione Integra Onlus, dal 2003 impegnata con iniziative che puntano a valorizzare la diversità dell’intercultura come risorsa essenziale per la formazione di una società multietnica, ha intrapreso una lunga battaglia per dare dignità e identità professionale alla figura del mediatore interculturale, figura centrale e indispensabile per lo sviluppo dell’integrazione dei migranti e per il loro inserimento nel tessuto sociale del nostro Paese. La Presidente Klodiana Cuka ha infatti contribuito ad una delle due proposte di legge sulla mediazione interculturale presentate entrambe nel 2009, più precisamente a quella dell’On. Di Biagio. Nel 2011 poi Integra ha pubblicato sul proprio sito web un appello per il riconoscimento della figura professionale del Mediatore Interculturale, promosso anche in varie manifestazioni tenute in tutta Italia.
Il Ministero dell’Interno-Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione-Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo ha attivato, nell’ambito del fondo FEI Azione 7/2012, un processo volto a produrre un esaustivo contributo da mettere a disposizione degli ordini preposti alla definizione di un percorso nazionale di riconoscimento dell’idoneità allo svolgimento dell’attività di mediatore interculturale. In particolare il Gruppo di Lavoro Istituzionale sulla mediazione interculturale si propone di elaborare, da un lato, una definizione puntuale e dettagliata degli indicatori della qualifica del mediatore interculturale e dall’altro, raccomandazioni che evidenzino le più idonee procedure di individuazione, validazione e certificazione delle sue competenze.
Risorsa fondamentale per la sua presenza in prima linea, al pari delle forze dell’ordine, nel suo carattere originario di servizio emergenziale, il mediatore interculturale offre costantemente il proprio supporto nella comunicazione e nell’integrazione reciproca tra immigrati e comunità di accoglienza.
Nonostante l’impegno concreto nel sostegno agli stranieri, nell’espletamento di pratiche e nella diffusione di informazione relativa ai loro diritti, non esiste ancora alcuna legge che possa dare un pieno riconoscimento professionale, né un percorso di formazione univoco per i mediatori interculturali: l’individuazione di un profilo professionale e sociale di tale portata è praticamente assente in ambito lavorativo.
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