Archivi del mese: gennaio 2013

Si comunica che Integra Onlus ha trasferito la propria sede in Cavallino in via vecchia San Donato presso la Fondazione Don Tonino Bello, in masseria “li cerri”.
Il nuovo numero telefonico e’ il seguente: 0832611250, mentre il vecchio numero 0832241529 sara’ riattivato a breve.

Il giorno 21 gennaio è stata ricevuta presso la Prefettura una delegazione di extracomunitari, ospiti della struttura Arca Hotel di Salve – già convenzionata con il Soggetto Attuatore nell’ambito della ex emergenza Nord-Africa, oramai terminata ed affidata alla transitoria gestione dei Prefetti -, a seguito di una richiesta formulata dai predetti.
All’incontro, che si pone all’interno dei percorsi dialettici e condivisi ai quali è improntata questa fase di fine emergenza e di individuazione di strategie di risoluzione del problema, era presente anche un rappresentante della Questura di Lecce ed il mediatore culturale operante presso la detta struttura ricettizia.
Nel corso della riunione i predetti hanno rappresentato la necessità di ottenere finanziamenti in danaro per lasciare definitivamente i centri di accoglienza e soddisfare le esigenze primarie quali il vitto ed una futura sistemazione alloggiativa.
L’occasione è stata utile per ribadire ai delegati presenti da un lato il chiaro contenuto delle direttive impartite dal Ministero dell’Interno che non prevedono assolutamente elargizioni in danaro, bensì un percorso assistito di graduale allontanamento, indifferibilmente entro il 28 febbraio p.v., attraverso il prezioso contributo dei responsabili delle strutture in questione e degli Enti di tutela; d’altro canto, la necessità che gli ospiti continuino a garantire una condotta improntata alla legalità ed al rispetto delle regole sottese alla pacifica convivenza sociale, la cui violazione comporterà la revoca dell’accoglienza e dei relativi benefici oltre alle sanzioni previste dall’ordinamento, come già recentemente verificatosi per due extracomunitari protagonisti di condotte illecite.
Infine, è stato comunicato che sin da oggi i responsabili delle strutture di accoglienza avvieranno singoli colloqui con tutti gli ospiti, finalizzati ad accertare eventuali situazioni di dimostrato disagio che sarà successivamente riferito alla Prefettura per la ricerca di idonee e legittime soluzioni che non siano in contrasto con le richiamate direttive nazionali diramate dal Governo.

Con l’acronimo F.Q.T.S. (Formazione dei Quadri del Terzo Settore) indichiamo la linea di intervento strategica della Fondazione con il Sud che vede come promotori: il Forum del Terzo Settore; la Consulta del Volontariato
presso il Forum del Terzo Settore; la Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol); Il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet). FQTS 2012- ADI 610- è la continuazione e l’evoluzione di due precedenti esperienze già finanziata dalla Fondazione con il Sud. Intende investire sulla formazione e sull’aggiornamento delle competenze organizzative, gestionali e relazionali di manager e di quadri dirigenziali del mondo del Terzo Settore, ma anche di soggetti sociali ed economici del territorio nonché delle istituzioni locali.

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Il 13 gennaio 2000  in un tragico, quanto ancora oggi inspiegabile, incidente stradale moriva l’Avv. Giuseppe A. M. Baffa, assieme al nuovo giovane collaboratore Avv.FrancescoPerrotta e rimaneva seriamente ferito l’Avv. Russo, mentre si recavano all’udienza del processo sulla strage di Otranto in quanto difensori delle vittime e dei superstiti, sacrificando anche la vita nella difesa del principio di una giustizia giusta.

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SI  COMUNICA CHE INTEGRA ONLUS  STA TRASFERENDO LA SUA SEDE IN CAVALLINO (LECCE), IN VIA VECCHIA SAN DONATO  Masseria Li Cerri – Fondazione Don Tonino Bello.

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DONA

L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

814 signatures

RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
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Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
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Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
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Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
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Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
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Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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