L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), il Centro Studi di Politica Internazionale (CESPI) e l’Istituto Italo-Latino Americano (IILA) presentano il seminario “Percorsi di integrazione della comunità latino americana in Italia. Elementi per un nuovo dialogo italo – latino americano”, che si svolgerà a Roma il 9 ottobre 2012 presso la Sala
Polifunzionale di Palazzo Chigi – Via Santa Maria in Via, 37.

Il seminario, organizzato con il supporto del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, intende essere un’occasione per parlare dell’integrazione culturale, sociale, politica ed economico-finanziaria delle comunità latinoamericane in Italia.

Oltre a rappresentanti dell’OIM, del CESPI e dell’IILA, parteciperanno, tra gli altri: il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi; il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri con delega per i rapporti con l’America Latina, Marta Dassù; il Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, Prefetto Angela Pria; il Direttore Generale Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Natale Forlani; rappresentanti dei governi di Ecuador, Perù e Colombia, rappresentanti di autorità locali italiane e membri di numerose diaspore sudamericane.

L’Associazione Integra Onlus, nella persona del suo Presidente Klodiana Cuka, sarà presente, partecipando attivamente e direttamente al seminario.

PROGRAMMA

Apertura dei lavori:

José Angel Oropeza,  Direttore Ufficio di Coordinamento OIM per il
Mediterraneo, Capo Missione in Italia e a Malta,

Rappresentante presso la Santa Sede

Amb. Giorgio Malfatti di Monte Tretto, Segretario Generale dell’IILA

José Luis Rhi-Sausi, Direttore del CeSPI

Andrea Riccardi, Ministro per la Cooperazione Internazionale e
l’Integrazione

I Sessione

Integrazione economica e finanziaria dei migranti latinoamericani in Italia

Modera: Daniele Frigeri, Coordinatore Area Cittadinanza Economica dei
Migranti del CeSPI

Intervengono:

Valeria Benvenuti, Fondazione Leone Moressa

Reyna Victoria Terrones Castro, Vice Presidente di Confcooperative di Roma

José Gonzáles Cruz, Guia Latina Business

Enrico Cecchetti, Commissione Cooperazione Internazionale ACRI
(Associazione di  Fondazioni e di Casse di Risparmio italiane)

Camilo Vallejo, Programma “Colombia Nos Une”, Ministero degli Affari
Esteri della Colombia

Natale Forlani, Direttore Generale Immigrazione, Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali

II Sessione

Integrazione sociale e culturale della comunità latinoamericana in Italia

Modera: Rappresentante IILA

Intervengono:

Franca De Gasperi, Festival Latinoamericando Expo di Milano

Renata Paola Dameri, Assessore alle Politiche Socio Sanitarie e della
Casa, Comune di Genova

Rosa Ruiz, Associazione Casa dei Boliviani di Bergamo

Mons. Giancarlo Perego, Direttore Generale Fondazione Migrantes

Rappresentante del Governo del Perù

Prefetto Angela Pria, Capo Dipartimento per le Libertà Civili e
l’Immigrazione, Ministero dell’Interno

Keynote speech:

Marta Dassù, Sottosegretario di Stato con delega per i rapporti tra Italia
e America Latina,

Ministero degli Affari Esteri

III Sessione

Scenari di integrazione: ricongiungimenti familiari, seconde generazioni,
migrazioni di ritorno e reintegrazione socio-economica nei paesi di
origine

Modera: Barbara Fridel, OIM Italia

Intervengono:

Madisson Bladimir Godoy Sanchez, Consigliere Aggiunto del Comune di Roma

Tiziano Colombi, Presidente dell’Associazione S.A.L. (Solidarietà con
l’America Latina)

Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali e Cultura della
Salute, Comune di Milano

Giulia Falzoi, OIM Italia e Rosario Rostaing, OIM Perù

Rappresentante Governo dell’Ecuador

Panel conclusivo

Presiede: José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio Regionale OIM per il
Mediterraneo, Capo Missione in Italia e a Malta,

Rappresentante presso la Santa Sede

Partecipano:

Amb. Alfredo Trinidad, Ambasciatore del Guatemala in Italia e Presidente
dell’IILA

On. Livia Turco, Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati

José Luis Rhi-Sausi, Direttore del CeSPI

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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