Ieri è arrivato a Otranto il relitto della Kater I Rades.
La mattina del 14 dicembre 2011 alle 10 circa, la nave albanese Kater I Rades è approdata su una piattaforma di cemento in zona fabbriche, adiacente al porto di Otranto, in un punto ben visibile dal Bastione dei Pelasgi.
Trova finalmente pace il relitto della strage del Venerdì Santo, alla presenza di cittadini, rappresentanti del mondo politico e a una rappresentanza albanese.
Grande entusiasmo espresso da Francesco Vetruccio, vice sindaco della cittadina, per il futuro monumento.
Continuano le lamentele dei detrattori dell’opera, chi si lamenta per l’esosità della manutenzione e trasformazione del relitto, chi per paura che possa subire la stessa fine del riccio di Gallipoli, chi ancora perché la nave non è associata direttamente alle storie dei flussi migratori otrantini, ma a quelli della provincia di Brindisi.
La nave è stata posata al termine del suo ultimo viaggio verso Otranto, e comunque è carica di significato storico e umano, sia per l’Italia, che per l’Albania.
Presente alla cerimonia anche Klodiana Cuka, presidente d’Integra Onlus che ha definito un traguardo la trasformazione del relitto, per chi tanto si è battuto perché un sogno diventasse realtà e anche per il Salento. Ora il compito per la metamorfosi del relitto sarà nelle mani di Costa Varotsos e del suo gruppo di giovani artisti. Il monumento prenderà il nome di Approdo – opera all’umanità migrante.
La Kater I Rades era destinata alla rottamazione e così intervenuta l’associazione Integra che ha espresso il desiderio d’occuparsi del recupero del relitto. E’ stata avviata la procedura di recupero, raccogliendo l’appello dell’avvocato Francesca Conte, legale delle famiglie delle vittime. La Cuka ha inviato una lettera indirizzata al giudice responsabile del procedimento relativo all’abbattimento del relitto e al sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, che ha comunicato la disponibilità ad accogliere la nave.
Jenny De Cicco
Fonte: http://www.otrantooggi.it/2011/12/15/approda-a-otranto-in-un-mare-di-polemiche-la-kater-i-rades/
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