Il relitto è salvo. Simbolo di una tragedia che ha visto diventare il canale d’Otranto la tomba di 108 persone, ciò che rimane della Kater I Rades diventerà un monumento alla memoria di chi non c’è più, di chi il venerdì santo del 1997 era sotto coperta -per lo più donne e bambini- e perse la vita, annegando quando la carretta del mare partita da Valona e diretta alle coste del Salento affondò in pochi secondi dopo la collisione con la corvetta della marina militare Sibilla. 15 giorni fa la corte d’appello di Lecce si è espressa condannando il pilota della Kater ed il comandante della sibilla ed ordinando la demolizione immediata del relitto, custodito a Brindisi. Un ennesimo dolore per i familiari delle vittime, che per 14 anni hanno chiesto che fosse loro riconsegnato lo scheletro della nave in memoria dei loro cari. Ma il governo albanese e quello italiano non si sono mai accordati sui costi da sostenere. Fino alla sentenza che ha imposto la demolizione, anche per salvaguardare l’incolumità di tutti, visto che l’enorme relitto è abbandonato in un’area dismessa della marina militare di Brindisi. E invece sarà un ricordo indelebile. A Otranto, approdo di tutte le genti del mediterraneo. Grazie all’impegno della presidente dell’associazione integra onlus Klodiana Cuka e del sindaco Luciano Cariddi. Privati ed istituzioni possono rivolgersi all’associazione integra onlus scrivendo all’indirizzo e-mail o rivolgendosi al sindaco Cariddi per dare il proprio contributo per sostenere i costi dell’operazione. Perchè la tragedia resti nella memoria di tutti.
Pezullohet shkatërrimi
Anija e tragjedisë së Otrantos nuk do të shkatërrohet. Ndërsa Gjykata e Leçes kishte dhënë vendimin për asgjësimin e saj, në mungesë të interesit të palës shqiptare për ta rikthyer në Vlorë, një tjetër lajm i mirë vjen nga përtej brigjeve. Kater i Radës do të kthehet në një monument të kujtesës në qytetin e Otrantos. Vendimi ka ardhur pas kërkesës që Klodiana Çuka, drejtoreshë e fondacionit “Integra Onlus” dhe eksperte në çështjet e politikës së emigrimit europian, drejtuar kryebashkiakut të Otrantos Luciano Caridi. “Mendoj se shkatërrimi i relikes është një vrasje e dyfishtë e memories kolektive të një populli. Duke parë ndjeshmërinë e popullit të Salentos dhe Otrantos, mendoj se nuk do të kishte vend më të mirë se Otranto për ta shndërruar këtë relike në një monument kujtese”, i ka shkruar Çuka. Përgjigjja e bashkiakut ka qenë pozitive dhe tashmë mbetet të mblidhen fondet e nevojshme për ta kthyer në një monument. Për këtë i është bërë thirrje komunitetit shqiptar që të ndihmojë në këtë çështje.
Sono trascorsi 14 anni da quella che è stata definita la “strage del Venerdi Santo”, uno degli episodi più tristi della storia delle migrazioni nel Mediterraneo. La strage avvenne nel Canale d’Otranto, il 28 Marzo 1997: in acque internazionali la Katёr I Radёs (letteralmente “Battello in rada”), affondo´ a causa di una collisione con una nave della Marina militare italiana, provocando la morte di oltre cento persone, tra donne e bambini. Fuggivano tutti dalla guerra civile che era scoppiata in Albania.
Grazie all’intervento di Klodiana Çuka e della sua associazione Integra Onlus, diventerà un monumento a Otranto
Integra Onlus sarà presente con la mostra “IntegrAzione” , in occasione della rassegna teatrale “INVITO AL VIAGGIO. Teatro di Integrazione”, organizzata dall’Associazione Culturale “Creativity” di Presicce. La rassegna si terrà a Presicce, a partire dalle ore 21:00, nelle giornate del 13, 21 e 29 Luglio, scandendo tre appuntamenti diversi :
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