Si è svolto nelle giornate del 27 Giugno a Lecce presso il “Convitto Palmieri” e il 28 Giugno a Gallipoli, il convegno dal titolo: “Spiegare le Ali per l’Integrazione”, realizzato dall’Istituto Europeo Pegaso di Foggia in collaborazione con la Fondazione Tender To Nave Italia (TTNI) di Genova, a favore di 12 ragazzi adolescenti con lieve disagio psichico e sociale.
Integra Onlus sempre impegnata nel promuovere una società interculturale e nell’ attuare interventi volti al miglioramento della qualità di vita di soggetti che sperimentano condizioni di indigenza o disagio sociale, è stata presente in queste due giornate di riflessione rivelatesi un’esperienza d’innegabile ricchezza. Integra Onlus ha aperto le porte della sua sede operativa la Casa Delle Culture “Ora et Labora” ai ragazzi e all’equipe del progetto e ha organizzato un simpatico pranzo di benvenuto presso il suggestivo “Monastero delle Bendettine” di Lecce.
L’Istituto Europeo Pegaso ha vinto il bando edito dalla Fondazione Tender To Nave Italia e lo Yatch club per realizzare un progetto che prevede un corso di integrazione sociale di ragazzi disabili che realizzeranno un processo di applicazione del Protocollo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ICF, consistente nel riconoscimento del soggetto disabile come Persona titolare di diritti.
Il convegno nella giornata del 27 Giugno a Lecce, si è aperto con il discorso introduttivo del Dott. Domenico Di Consa, Direttore Generale dell’Istituto Europeo Pegaso membro ufficiale dell’ONU, che ha presentato le linee guida del progetto e le sue finalità pedagogico-rieducative: “Inserire i ragazzi in un contesto nuovo e fuori dall’ordinario – ha spiegato il Dott. Di Consa – offre loro la possibilità di scoprirsi imparando il valore della condivisione, della solidarietà e del fare gruppo”.
L’intervento del Dott. Di Consa è stato seguito da quello del Dott. Pasquale De Santis, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne di Integra Onlus, da anni profondamente calato nella vita dell’Associazione, che ha illustrato le attività svolte da Integra Onlus e i suoi principi cardine, ribadendo l’importanza di guardare all’integrazione come ad un processo di sviluppo che coinvolge l’intera comunità con implicazioni positive sia a livello individuale, che sociale. Il Dott. De Santis ha raccontato l’esperienza di Haki Doku, atleta di nazionalità albanese diversamente abile: grazie ad un progetto avviato tra Integra Onlus e il Parlamento della Legalità che ha consentito l’acquisto di una bici, Haki corre oggi la sua gara verso i Giochi di Londra 2012 nella disciplina di Ciclismo Paralimpico – Handbike – offrendo un esempio straordinario di forza, impegno, determinazione e autentica integrazione.
L’Equipe di “Spiegare le ali per l’Integrazione”, ha poi parlato di come sia nata l’idea del progetto. La Direttrice dei Servizi Formativi dell’Istituto Pegaso, la Dott.ssa Anna Monia Mirmina, ha raccontato che è stata l’osservazione diretta della realtà, in modo particolare dello stadio dell’adolescenza, a offrire l’incipit all’iniziativa.
La nave, setting completamente nuovo al vissuto quotidiano dei ragazzi e per gli stessi operatori , ha il grande pregio di essere un luogo asettico e liberatorio che attua una sorta di “livellamento” – nel rispetto dei propri ruoli - in cui i ragazzi hanno la possibilità di reinventarsi senza mai essere giudicati. Da qui, l’aggancio con la storia di Pinocchio: a bordo, una delle tante attività sarà quella di riscrivere la storia di Pinocchio in chiave moderna. La fiaba del piccolo burattino con il suo alto contenuto educativo, diviene metafora della crescita rappresentando in modo emblematico il passaggio dalle fasi dell’infanzia e dell’adolescenza verso l’età adulta, con tutte le prove che esso comporta e le cui risoluzioni condurranno alla strutturazione dell’identità. La ricostruzione della figura di Pinocchio consentirà ai ragazzi di ricostruire anche le figure educative di riferimento: “Attraverso l’aiuto dell’adulto e dei compagni - spiega la Dott.ssa Mirimina- i ragazzi si reinventeranno cogliendo l’assunto fondamentale per cui tutti abbiamo bisogno di tutti”.
L’intervento della Dott.ssa Altieri, Psicologa dell’equipe, ha puntato l’attenzione sulle attività marinaresche in cui i ragazzi saranno impegnati durante la navigazione: il laboratorio dei nodi, la caccia al tesoro, la pesca. Le attività mirano a far interiorizzare l’aspetto normativo in un contesto differente e a sviluppare un senso di sana competizione tra i ragazzi, senza mai tralasciare l’elemento fondamentale del fare gruppo nell’importante messaggio che esso sottende: insieme si possono raggiungere obiettivi impensabili.
Nessun elemento trascurato nell’avventura di “Spiegare le ali per l’Integrazione” : a bordo di Nave Italia per garantire la massima sicurezza sanitaria, è stato portato un defribillatore, presentato durante il convegno dal Prof. Palumbo, Primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione presso l’Azienda Ospedaliera OO.RR. di Foggia.
La giornata del 28 Giugno svoltasi invece a Gallipoli a bordo della Nave Italia è stata inaugurata da Integra Onlus con la visita della Presidente, la Dott.ssa Klodiana Cuka, che ha portato il suo sincero messaggio d’augurio ai ragazzi e a tutta l’equipe del progetto, regalando il libro “La Neve di Skanderbeg” – di cui è lei stessa autrice- che racconta le imprese dell’eroe albanese a difesa del suo amato Paese: “Integra Onlus - spiega la Dott.ssa Cuka – sorta come Associazione volta a supportare i cittadini immigrati nel loro percorso di conoscenza e integrazione in un nuovo Paese, si è oggi trasformata in una realtà che coinvolgendo giovani di tutto il territorio salentino – e non solo di esso – cittadini immigrati, famiglie indigenti, si batte per la costruzione di una società interculturale dove il principio di fondere pur rimanendo ognuno distinto nella propria diversità e individualità trova ampio respiro. Integra Onlus non può che offrire il suo totale sostegno nei confronti di un’iniziativa come questa dell’Istituto Europeo Pegaso dalle ricadute sociali molteplici, auspicandoci una futura e ricca collaborazione, con l’aiuto di un mare che in tutto il suo significato allegorico fa da ponte a sponde che divengono culla di accoglienza e fusione di popoli.”
L’accoglienza sulla Nave Italia è stata calorosa e partecipata. L’emozione era palpabile anche nello staff della Fondazione Tender To Nave Italia, che ha già realizzato altri progetti nell’ambito dell’integrazione sociale: la fondazione crede che gli esclusi e gli emarginati, gli adolescenti e gli adulti resi fragili da disagio o disabilità, non siano solo “oggetti di tutela”, ma soggetti capaci di risposte attive, espressione di energie inattese: “La navigazione a vela, il mare, le sue regole, la vita di bordo – spiega il Comandante di Nave Italia, Massimo Antonio Polacci - sono strumenti formidabili di educazione, riabilitazione, integrazione e socializzazione, oltre che occasione di crescita e divertimento. Sono un modo più efficace di tanti altri per migliorare le qualità di vita e di relazione delle persone più fragili.
Il valore profondo del progetto “Spiegare le ali per l’Integrazione” risiede nella possibilità di rivalutare sé stessi per mezzo di un percorso di scoperta e interiorizzazione dei propri limiti e di potenzialità inimmaginabili che rischierebbero altrimenti di rimanere inespresse. L’equipe che accompagna con motivazione questi 12 ragazzi si augura che quando la Nave Italia attraccherà nel porto di Manfredonia terminando il suo bellissimo viaggio lungo la costa Adriatica, i ragazzi porteranno nel loro cuore questo messaggio: esiste sempre un’altra possibilità di riscrivere la propria storia.
Buon viaggio ragazzi… sperando che sia solo il primo di una lunghissima serie!
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