Ritorna il festival interculturale organizzato dall’associazione Mir Preko Nada. Tra gli ospiti del concerto d’apertura Boom Boom Vibration, LionD, Ras Tewelde, Teranga, Migala, Souad Asla, Tarantarte, NavàEnsemble e l’Orchestra di Popoli guidata da Gabriele Panico.

Dal 23 luglio ritorna nel sud Salento Popoli – Global melting pot, festival che unisce culture e musica, organizzato dall’associazione Mir Preko Nada (pace oltre la speranza) di Corsano e cofinanziato, attraverso la Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo) dall’Unione Europea con i P.O. FESR 207-2013, poiché selezionato tra le eccellenze delle rassegne e dei festival musicali della regione.

Nel 2011 Popoli punta l’attenzione sulle “migrazioni”, tema attuale considerati i drammi e le tragedie che si stanno consumando nella regione nordafricana, e, al contrario delle passate edizioni, si apre con il tradizionale Concertone di Corsano (presso la zona industriale) che vedrà sullo stesso palco, per un evento unico, numerosi gruppi italiani e stranieri con una mescolanza di generi, lingue e sensibilità artistiche.

Sabato 23 luglio, sul grande palco e in una scenografia unica, grazie alla collaborazione con EvenTV production, si esibiranno la reggae band Boom Boom Vibration, il dj LionD affiancato dal cantanteRas Tewelde, il ritmo tribale del Burkina Fasu dei Teranga e l’Orchestra di Popoli composta da diversi musicisti salentini, dai romani Migala con la partecipazione della cantante Souad Asla, simbolo della nuova generazione di artiste originarie del Sud algerino ed ereditaria della tradizione gnawa. Immancabile anche la danza di “Tarantàrte” con la coreografa Maristella Martella, che si avvarrà della collaborazione della danzatrice indiana Haru Kugo e del progetto sufi italo/iranianoNavàEnsemble; il tutto nell’esplosione di particolari fuochi d’artificio progettati apposta da FireworksSalento.

Nel corso del lungo concerto (circa 6 ore) i gruppi si esibiranno prima singolarmente e poi tutti insieme nell’ensemble guidato dal maestro concertatore Gabriele Panico (“Larssen”), compositore, produttore e studioso di musica elettronica e contemporanea, in un’ora di brani musicali scritti e prodotti per l’occasione, cercando di far coesistere le varie estrazioni culturali degli artisti. I pezzi hanno una forte connotazione elettronica, innestando quasi esclusivamente gli strumenti tradizionali. Così, si ripeterà anche quest’anno quell’esperimento di “contaminazione” e di “convivialità” tra le diverse musicalità, rappresentative delle differenze culturali, sociali, politiche e religiose che caratterizzano “Popoli– global melting pot” e lo differenzia da ogni altro evento in programma su tutto il territorio.

Popoli proseguirà giovedì 4 agosto a Corsano con il progetto “sRadicati” – immagini, suoni, storie di ordinaria migrazione; sabato 6 agosto a Matino, nell’ambito della “Festa degli emigrati”, si esibiranno i salentini “Gli Arcuevi” ed i kenioti “Mijkenda”. Ultimo appuntamento venerdì 12 agosto a Specchia sul palco principale della “Notte Bianca” con “Orchestra di Popoli – Migala”, Teranga” e “Gli Arcuevi”. Dopo questa fase estiva Popoli tornerà con la sua programmazione culturale e musicale anche nel corso dell’inverno.

“Decine di artisti, musiche dal mondo, suoni e colori di fascino nel profondo del Salento: questa la cifra interpretativa del Festival Popoli, che da Corsano nel pieno dell’estate chiama a raccolta un pubblico entusiasta e mette a valore i sentimenti di pace, la voglia di dialogo, il senso dell’accoglienz”, sottolinea l’assessore alla cultura della Regione Puglia Silvia Godelli. “Notti che si illuminano di spettacolo ed esplodono di gioia e di collettive risonanze, con echi di Paesi lontani intrecciati con il più significativo radicamento nelle tradizioni del territorio; di qui, in un itinerario ideale tra popoli diversi, muove il desiderio di una terra intera, la nostra,  che nell’alterità ritrova il rispecchiamento di sé stessa e racconta di possibili contaminazioni, di meticciati culturali, e di impetuoso  riconoscimento dei messaggi universali che promanano dalla musica. Auguro, anche per quest’anno – conclude Godelli -  il miglior successo a questo festival generoso, quale risposta autentica alle inquietudini della contemporaneità e quale auspicio di pace e di colloquio tra i popoli, quelli stanziali e quelli migranti, quelli sofferenti e quelli finalmente lanciati sulla via della liberazione e dell’affermazione dei propri diritti”.

Importante sarà anche la collaborazione avviata da questa edizione con l’associazione Integra Onlus che sarà presente in Popoli – global melting pot con la mostra fotografica “IntegrAzione” realizzata da Vittorio Arcieri per Integra Onlus che documenta con professionalità, ma soprattutto con grande umanità l’intensità degli sbarchi, i volti segnati dei migranti, le mani delle madri che stringevano i figli, gli occhi dei bambini puntati verso una nuova realtà, un futuro diverso, di speranza. La mostra ha avuto i patrocini di: Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia; Ministero della Gioventù; Unar; Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce; Apulia Film Commission; Cirpas Uniba; Progetto Ripartiamo da Noi; Centro Studi Culturale Parlamento della Legalità.

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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