Continua il percorso iniziato dal Progetto G.O.A.L. (Granting Opportunities for Active Learning) che stavolta fa tappa nella suggestiva città di Kastorià, in Grecia.

Il Progetto G.O.A.L -di cui è capofila ALDA (Associazione delle Agenzie delle Democrazie Locali, emanazione del Consiglio d’Europa)- è stato promosso dall’Associazione Learning Cities che si occupa di temi di sostenibilità sociale, economica, ambientale e culturale, in collaborazione con Integra Onlus che dal 2002, grazie alla fervida volontà della sua Presidente e fondatrice, la Dott.ssa Klodiana Cuka, porta avanti le politiche migratorie a livello etico, territoriale e transnazionale con il fine di realizzare un’integrazione a tutto campo.

G.O.A.L. nasce per promuovere la partecipazione dei cittadini alla costruzione di un’ Europa unita a maglie più strette, democratica e globale e con l’obiettivo di redigere un documento in forma di raccomandazioni utili da indirizzare alla Comunità Europea volte a migliorare le politiche per gli immigrati. I partner del progetto sono organizzazioni della società civile, autorità locali o regionali ed associazioni di enti locali provenienti da 6 paesi diversi UE o candidati all’adesione.

La metodologia utilizzata nel Progetto G.O.A.L. è stata quella dei citizen panels, autentici momenti di incontro e di discussione tra cittadini immigrati, cittadini italiani, staff del progetto e realtà istituzionali sulle tematiche di convivenza e sulle politiche per gli immigrati.

Partendo dai risultati ottenuti nell’ultimo Workshop del 7 Giugno svoltosi presso la sede operativa di Integra Onlus, la Casa delle Culture “Ora et Labora” , messa a disposizione con entusiasmo dalla Presidente di Integra, i rappresentanti dei Paesi partecipanti hanno presentato i loro lavori nella tavola rotonda che si è tenuta dal 17 al 19 Giugno a Kastorià.

All’incontro di Kastorià non poteva mancare Integra: sempre in prima fila nel promuovere un’immagine positiva del cittadino immigrato in quanto valore aggiunto e risorsa del Paese ospitante. A rappresentare l’Associazione in terra greca c’era il Dott. Ergys Gezka, Presidente dell’ASAL (Associazione Studenti Albanesi di Lecce), responsabile dell’info point del Progetto “Ripartiamo da Noi” promosso da Integra in collaborazione con la stessa ASAL. Il Dott. Gezka con l’impegno che lo contraddistingue, ha offerto il suo contributo durante il panel di Kastorià

ribadendo la necessità di inserire le politiche migratorie all’interno del più vasto contesto europeo, sganciandole da interventi che si limitino a circoscriverle ai propri confini territoriali: occorre aprirsi, allargare il proprio sguardo e raggio d’azione, poiché solo così facendo si potrà portare alla luce quel senso di appartenenza europea garante di una convivenza contraddistinta dai valori della tolleranza, solidarietà e rispetto delle differenze.

Dalle giornate di lavoro a Kastorià, come riporta il Dott. Gezka sono emersi tre spunti particolarmente interessanti che aprono la strada ad ampi spazi di dibattito futuri:

* offrire ai cittadini immigrati la possibilità di partecipare alla vita politica coerentemente con la presa di coscienza del forte contributo che ognuno di loro può offrire nel processo di crescita e miglioramento della società in cui viviamo;

* promuovere e favorire il dialogo interculturale quale presupposto irrinunciabile nel processo di valorizzazione di ogni intreccio culturale e di costruzione di nuove relazioni umane;

* garantire l’integrazione lavorativa dei cittadini immigrati, quale punto di partenza per il rispetto della dignità dell’individuo e per la sua possibilità di vivere una vita serena e degna di essere definita tale.

I partecipanti al Progetto G.O.A.L. e tutti noi operatori di Integra ci auguriamo che tali raccomandazioni vengano accolte e sposate con impegno dalla Comunità Europea, in virtù di una società fondata sui valori di solidarietà, diversità, democrazia, legalità e pacifica convivenza in cui ognuno di noi ha il diritto di vivere, ma ha anche il dovere di costruire.

VISITA IL FORUM UFFICIALE DEL PROGETTO G.O.A.L

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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