Il Distretto 2080 Italia del Rotary International, in collaborazione con l’Associazione Integra Onlus ha presentato, lunedì 11 aprile 2011, presso la biblioteca CNEL, il progetto interdistrettuale “Bimbi in volo per un sorriso” rivolto ai bambini e agli anziani che vivono nelle zone periferiche dell’Albania e sono soggetti alla faida del Kanun.
Fin dal 2006 Integra Onlus ha intrapreso questo progetto in favore dell’Albania, finalizzato ad attuare un concreto supporto, in particolare ai bambini ed agli anziani come fasce più deboli e bisognose della società.
Il progetto, rivolto sopratutto alla zona nord del paese maggiormente colpita dalla povertà ed agli abitanti delle periferie, ha realizzato diversi interventi. Tra questi è da ricordare la consegna di medicinali all’ospedale di Argirocastra nel 2008. Questi interventi hanno anche suggerito un miglior coordinamento dei lavori allo scopo di meglio valutare i bisogni e programmare i sostegni.
Per queste ragioni l’associazione Integra Onlus, guidata dalla dott.ssa Klodiana Cuka ha pensato ad una campagna permanente che aiuti non solo a migliorare la vita di chi è più sfortunato, ma soprattutto che sia in grado di donare il sorriso e la speranza di una vita migliore nel proprio paese d’origine.
La campagna ha visto, tra gli altri, il sostegno della regione Puglia che ha destinato un contributo per l’avvio delle attività progettuali.
Il Rotary International Distretto 2080 Italia, unito in questa iniziativa all’Integra Onlus e con la presenza e partecipazione dell’Ambasciatore della Repubblica d’Albania in Italia, Llesh Kola, ha presentato un’altra possibilità per realizzare quanto utile e necessario per una concreta solidarietà tra gli uomini e particolarmente indirizzato alla promozione di azioni a favore di bambini ed anziani vittime del fenomeno della faida Kanun.
A corredo della presentazione, si potevano anche vedere le immagini della mostra “20-anni di immigrazione albanese” di Vittorio Arcieri (Corriere della sera) inaugurata in Marzo all’Ambasciata albanese a Roma.
All’apertura dell’evento, il moderatore Enrico Morbelli (Past President R.C. Roma Sud Ovest),ha letto il messaggio di saluto e di ringraziamento di Mons. Angelo Massafra, Arcivescovo di Scutari e Pult, per l’attenzione che il progetto rivolge a certe situazioni. “Situazioni – si citava nel messaggio di padre Massafra – che non solo vengono a danneggiare la persona umana in sé, ma tutta la società poiché insinuando la vendetta e la sottomissione forzata, intaccano il tessuto sociale nella sua essenza e cioè il rispetto dell’uomo”.
Il Governatore R.I. del Distretto 2080 Italia, Roberto Scambelluri, ha sottolineato il fatto che il tema è molto sentito da tutti i rotariani, a maggior ragione nei casi in cui si parla di drammi che colpiscono le fasce più deboli e che la presentazione del progetto avrà un risalto anche mediatico per far conoscere il tema e per far arrivare il messaggio dove ed a chi deve arrivare.
E’ stato poi compito di Klodiana Cuka, presidente dell’Associazione Integra Onlus a presentare la storia del progetto, gli interventi realizzati fino ad ora e le azioni future. “Ringrazio il Rotary che ha sposato questo progetto tanto da classificarlo come uno dei più importanti di quest’anno e dargli questo rilievo. Inoltre- ha aggiunto- questo progetto potrà servire anche per promuovere la nostra Albania e tutte le problematiche che oggi vive il nostro paese”.
L’idea del progetto nasce da un incontro con Padre Angelo Massafra che, nel 2004, ci ha evidenziato le condizioni molto difficili dei bambini che vivono nei villaggi del nord d’Albania dove la neve dura fino a Maggio e dove “spesso i bambini non possono andare a scuola perchè mancano le scarpe”. O, peggio ancora, la situazione dei bambini che stanno dentro le “torri” (le case di montagna in Albania) per colpa della faida tra famiglie che trova erroneamente anche un riferimento nell’antico codice delle montagne albanesi, conosciuto anche come la legge di Kanun.
Infine, Klodiana Cuka ha espresso la disponibilità di Integra Onlus di mettere a disposizione tutte le risorse e l’esperienza della sua associazione affiancando le iniziative che il Rotary vorrà prendere per questo progetto, portare il messaggio di cos’è il Kanun, cos’è oggi l’Albania, cosa sono certe infanzie nel paese, per conoscerlo e portarci, perché no, anche un sorriso.
In seguito, Giampiero Rocchi (R.C. Roma Sud-Ovest) ha spiegato come è nato e come si è evoluto il progetto approvato e finanziato dalla regione Puglia. Le finalità umanitarie e sociali dell’iniziativa, che centrano in pieno gli scopi rotariani, hanno fatto nascere l’idea di una collaborazione per lanciare a livello internazionale un accordo di collaborazione tra le due entità. Il progetto è stato presentato al 54° Congresso distrettuale svolto alla Maddalena ed è stato selezionato dall’apposita commissione tra i primi tre progetti internazionali in corso ed è stato ufficialmente avviato come progetto umanitario triennale “Bimbi in volo per un sorriso” da presentare eventualmente al Rotary Fondation onde ottenere un contributo finanziario che servirà per soddisfare almeno in parte le necessità economiche dell’iniziativa.
Questa iniziativa, ha spiegato Rocchi, vede coinvolti come partner attivi oltre al distretto 2080, anche altri distretti in Italia, in Albania ed in Grecia con i Club di Corfù, tutti coordinati dal Rotary Club Roma Sud Ovest.
Come abbiamo già detto, gli aiuti che verranno raccolti sono destinati alla popolazione disagiata allo scopo poter di migliorare le loro condizioni di vita materiali e morali, cercando di garantire ai bambini il diritto allo studio, svincolati dalla faida Kanun. Le modalità vedono azioni volte alla raccolta degli aiuti materiali per realizzazione dei quali si chiede la collaborazione di persone del posto.
E’ stato affidato ad Albana Temali il compito di spiegare il Kanun, le condizioni storiche della nascita di questo antichissimo sistema di regole consuetudinarie nelle montane d’Albania, il fenomeno della vendetta di ieri e di oggi e la situazione dei bambini che si trovano “sotto vendetta”. Una presentazione storica necessaria, perché in modo sintetico è stato sottolineato il fatto che il fenomeno della vendetta di oggi, presente in dimensioni ridotte e che coinvolge un numero limitato di famiglie e di bambini e che fa rifermento al Kanun, non è altro che un’interpretazione sbagliata e una degenerazione dello stesso.
L’infanzia negata a bambini costretti a stare chiusi nelle loro case, la campagna mediatica, gli aiuti erogati dallo stato e le attività delle associazioni per controllare e contrastare il fenomeno, sono state un altro aspetto della discussione.
“Le azioni volte a combatterlo ci sono state, ma il fenomeno esiste e questo lascia intendere che manca un coordinamento tra i lavori delle istituzioni statali e sociali per contrastarlo”.
In seguito Amleto Mattei (R.C Roma Sud-Ovest), grazie anche ai suoi contatti con altri Club rotariani come quello di Corfù dove vive un’ampia comunità degli albanesi, vedeva i progetti rotariani tesi alla diffusione della cultura, ad una progettazione almeno annuale di un progetto, un impegno economico da parte dei Rotary per facilitare l’attività prioritaria degli insegnanti e delle istituzioni.
“In qualità di presidente del nostro Club, mi sono impegnato a portare avanti questo progetto ed analoga partecipazione ho avuto dal club di Corfù e spero, con aiuto dell’ambasciata, di avere il seguito dei club rotariani che sono a Tirana. La cultura albanese è sufficientemente preparata a combattere questa faida e modi di vita che non rispecchiano più la maggioranza della popolazione albanese”.
Al termine del dibattito, le conclusioni tratte dall’Ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia S.E.Llesh Kola, riguardavano sopratutto l’attenzione con in quale questo fenomeno è conosciuto e visto in Albania, precisando che il fenomeno è isolato, conosciuto e viene affrontato in varie modalità dalle istituzioni statali e sociali ed infine che riguarda un numero molto ristretto di famiglie e di bambini, ma del quale però purtroppo conosciamo la mancanza di risultati definitivi.
“Il mio appello istituzionale e personale – ha sottolineato l’ambasciatore Kola – è che dobbiamo lavorare insieme alle istituzioni italiane e della comunità europea alla quale l’Albania sta facendo molto per avvicinarsi con lo sviluppo economico e con le riforme, per fare pressione politica ed istituzionale in Albania per contrastare il fenomeno in quanto un fenomeno isolato e possiamo affrontarlo.”
Ha precisato che questo fenomeno è contrastato dalla maggioranza della popolazione. Le poche famiglie che seguono questa regola lo fanno perché hanno paura, perché non credono nel buon funzionamento delle leggi e perché sono vittime dell’applicazione di un’errata interpretazione del Kanun. “E’ un problema che conosciamo bene, ma è un problema isolato”.
Alla fine, le conclusioni del Past Governator De Zuani (Past Governor R.I. Distretto 2080 Italy) hanno segnato anche il termine dei lavori di questa giornata dedicata alla presentazione del progetto “Bimbi in volo per un sorriso” e alla sua diffusione in altri club Rotary, con la speranza di trovare appoggi per attuare aiuti ai bambini ed agli anziani delle zone nord d’Albania, ma è stato anche un momento di riflessione da parte dei partecipanti sulle modalità di progettazioni dei programmi futuri partendo dalla conoscenza del fenomeno che si prende in considerazione, una conoscenza che possa portare ad una migliore progettualità, per un aiuto concreto a contrastare il problema ed avviarne la soluzione in forte collaborazione con le istituzioni e le associazioni locali.
L’evento è stato patrocinato dall’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia, AICCRE, Movimento Cristiano lavoratori, ASAL, Ministero della Gioventù, Giovane impresa, Ripartiamo da Noi.
Albana Temali
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