“Italia Albania, una storia di fili intrecciati tinta di rosa”
Sabato, 12 marzo ore 17.00
Ambasciata di Albania in Italia
ROMA – via Asmara, 5
Gli intrecci tra Italia e Albania nella poesia e nella storia in una manifestazione organizzata da Integra nell’Ambasciata di Albania a Roma
Nell’ambito delle iniziative legate al ventennale degli sbarchi albanesi in Italia, Integra Onlus organizza, in collaborazione con l’Ambasciata di Albania in Italia la presentazione dei libri “La tempeste delle ore” di Valbona Jakova e “Ze një pastan i re” (in italiano Nasce una nuova vigna) di Tommaso Campera.
La manifestazione dal titolo “Italia-Albania una storia di fili intrecciati tinta di rosa” si svolgerà sabato 12 marzo alle ore 17.00 presso la sede dell’Ambasciata albanese a Roma e vedrà la partecipazione, oltre che degli autori delle due opere, dell’Ambasciatore Albanese Llesh Kola, del Presidente di Integra Onlus Klodiana Cuka, del Prof. Edmond Cali, della Prof.ssa Dora Liguori scrittrice e musicista, del presidente AICCRE (Sezione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa ), Michele Piccianu. In particolare la presenza del dott. Piccianu testimonia l’entusiasmo dell’ AICCRE in occasione dell’apertura del Consiglio ad una cittadina italiana, di origine albanese. Nei giorni scorsi, infatti, Klodiana Cuka è stata nominata consigliere nazionale AICCRE.
La manifestazione sarà arricchita dalla mostra fotografica “IntegrAzione…”, alla sua prima esposizione, dedicata al ventennale degli sbarchi albanesi, del fotografo Vittorio Arcieri, reporter delle principali testate nazionali, e dal contributo musicale dell’artista Ferdinand Bjanku.
L’intreccio evocato nel titolo della manifestazione che si tenterà di illustrare è quello tra la vecchia Albania (Campera è un italiano che scrive in Arberesh) e la nuova Albania (Jakova è una immigrata albanese degli anni novanta che scrive in Italiano), tra il Paese delle Aquile e il Bel Paese dal Risorgimento ad oggi passando per gli sbarchi degli anni ’90. Un excursus storico artistico in cui la figura della Donna farà da filo conduttore.
L’evento è stato organizzato dai giovani del Progetto di Integra “Ripartiamo da noi”, che si colloca nell’ambito a) di cui all’art. 2 comma 1 del Bando “orientamento al lavoro autonomo e promozione della cultura d’impresa” pubblicato sulla G.U. del 28 gennaio 2009, e realizzato grazie al finanziamento del “Fondo per le Politiche Giovanili”, anno 2009.
La mostra “IntegrAzione”
Sono passati vent’anni da quando per la prima volta gli albanesi hanno rotto la cortina di ferro, nel luglio del 1990, assediando le ambasciate straniere a Tirana. E’ arrivata, poi, nel dicembre 1990, la Notte della Democrazia, la notte che concluse i lunghi giorni di protesta studentesca, nella capitale d’Albania. Fu la fine del regime totalitario.
L’ 8 marzo e l’8 agosto 1991, le immagini indimenticabili della Vlora e delle altre navi che approdarono nei porti pugliesi: erano iniziati gli anni degli sbarchi e dell’immigrazione di massa con la quale l’Italia si è trovata a fare i conti.
La mostra di Vittorio Arcieri documenta con professionalità, ma soprattutto con grande umanità l’intensità degli sbarchi, i volti segnati dei migranti, le mani delle madri che stringevano i figli, gli occhi dei bambini puntati verso una nuova realtà, un futuro diverso, di speranza. E poi l’accoglienza del popolo italiano, l’impegno delle Forze dell’ordine, gli sforzi delle istituzioni. Le immagini documentano, una dopo l’altra, pagine di storia per ricordare a tutti il significato profondo della parola “migrante” .
“La storia ha sempre legato l’Italia e l’Albania e le nuove migrazioni hanno segnato i nostri paesi, disegnando un ponte di pace e solidarietà. Siamo chiamati ad affrontare insieme un percorso fatto di sforzi comuni, di azioni concrete e operose che si accompagnano alle speranze di chi lascia il proprio paese per vivere in un’ altra terra. Chi vuole crescere e portare una testimonianza di vita autentica e dignitosa sa bene che ogni scelta passa dalla volontà di creare un ponte ideale tra le culture, un legame solidale tra due realtà diverse che si completano. Ridare a tutte le comunità migranti il dovuto rispetto ed abbattere tutti i pregiudizi: questo l’obiettivo di chi come me è profondamente consapevole che ognuno è artefice del proprio destino”. (Klodiana Cuka – presidente Integra onlus)
Ufficio Stampa
328.1333598
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