Chiuderà a Poggiardo l’edizione 2011 del Capodanno dei Popoli promosso come ogni anno dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, Cooperazione Internazionale e Pace della Provincia di Lecce in collaborazione con lo Sportello Servizi Immigrazione Salento, l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, l’Associazione Integra Onlus, il Movimento Nuovi Cittadini (MNC) e le comunità di immigrati che aderiscono all’iniziativa. Tanti gli eventi che si sono susseguiti sul filo della speranza e della solidarietà verso i migranti che oggi chiedono di essere cittadini della terra che ha aperto loro le porte.  “NOI ITALIANI i Volti del Nuovo Paese a 150 anni dall’Unità” è infatti il titolo e il tema di questa edizione che si chiuderà mercoledì 19 gennaio p.v. nella sala conferenze del Palazzo della Cultura dove alle ore 11.00 verrà presentato e proiettato ad un pubblico di giovani studenti  dell’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea Terme e del Liceo Artistico “Nino della Notte” di Poggiardo, il documentario “Albania – Il Paese di Fronte” di Roland Sejko.

Alla presentazione, prenderanno parte l’Assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Lecce Bruno Ciccarese, il Sindaco di Poggiardo Silvio Astore, la Presidente di Integra Onlus e di MNC Klodiana Cuka, il Direttore dell’Istituto di Culture Mediterranee Luigi De Luca, il Presidente del Consorzio Giuseppe Colafati.

Sono solo sessanta le miglia che dividono le coste dell’Italia dall’Albania, eppure, per la maggior parte degli italiani di oggi l’Albania ha cominciato ad esistere solo dopo il 1991, quando le prime navi di immigrati albanesi approdarono sulle coste italiane.

Il documentarioAlbania – il paese di fronte” vuole colmare proprio questo vuoto di conoscenza aiutandoci a scoprire che cos’erano l’Albania e gli albanesi prima di quegli anni,  prima di quelle immagini. Un viaggio nel tempo dalla caduta dell’impero ottomano alla prima guerra mondiale, dal re Zog all’occupazione italiana, dall’ascesa irresistibile del dittatore Enver Hoxha alla fine del comunismo. Una ricostruzione della storia dell’Albania legata come si vedrà a doppio filo  alle vicende italiane. La regia del documentario è di Roland Sejko e Mauro Brescia, con le straordinarie immagini inedite degli archivi dell’Istituto Luce e dell’Archivio del Film d’Albania e gli interventi di Antonello Biagini, Carlo Azeglio Ciampi, Ismail Kadare, Nevila Nika, Roberto Morozzo della Rocca, Sergio Staino.

L’opera è targata dall’ISTITUTO LUCE ed è il primo documentario sulla storia dell’Albania dall’indipendenza alla caduta del comunismo, prodotto dall’istituto Luce e Fox Channel Italia con il contributo della Regione Lazio

Importante il contributo dato all’iniziativa dall’Associazione Integra Onlus da anni impegnata sulle tematiche inerenti l’immigrazione, con l’intento di migliorare la vita degli immigrati presenti sul territorio italiano e di realizzare una reale integrazione tra i popoli come ha affermato la Presidente dell’Associazioen Klodiana Cuka : “Come immigrata e come presidente di Integra Onlus, Associazione Onlus a tutela degli immigrati – ha spiegato la dott.ssa Cuka – mi spendo da anni per valorizzare la figura del migrante e per far sì che la nostra società prenda coscienza dell’ “altro” come valore aggiunto e come risorsa, affinchè anche in Italia si affermi quel processo di valorizzazione che superi gli stereotipi e veda i soggetti migranti non più con diffidenza, ma con fiducia. “Sento l’Italia come la mia seconda Patria – continua – e oggi, anche come Presidente del Movimento nazionale Nuovi Cittadini nato per occuparsi dell’importanza sociale della persona in quanto essere umano nella sua accezione più ampia e per risvegliare le coscienze assopite dell’opinione pubblica riguardo queste tematiche, credo fermamente sia necessario garantire una partecipazione attiva dei “nuovi cittadini” nella gestione delle problematiche interne del paese in cui vivono. Oggi, in coscienza, ritengo che i migranti siano pronti a prendere in mano il proprio destino e a contribuire allo sviluppo del Paese partecipando attivamente alla vita sociale e politica e dando il proprio apporto per trovare soluzioni che possano portare ad un rinnovamento proficuo  in materia di immigrazione”.

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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