7 GENNAIO 2011 Lecce – Officine Cantelmo – ore 18.00 presentazione del libro La via per uno sviluppo integrale. Commento alla Caritas in Veritate di Antonio Panìco, in collaborazione con MNC.

7 GENNAIO 2011 Lecce – Officine Cantelmo – ore 19.00 Presentazione del documentario Albania – il paese di fronte di Roland Sejko

9 GENNAIO 2011 Poggiardo – Teatro Illiria – ore 17,00 – Presentazione del documentario Albania – il paese di fronte di Roland Sejko

Proseguono gli appuntamenti del Capodanno dei Popoli 2011 anche con Integra onlus.

“NOI ITALIANI I Volti del Nuovo Paese a 150 anni dall’Unità”. Questo il titolo e il tema dell’edizione 2011 della manifestazione promossa, come ogni anno, dall’Assessorato Alle politiche Giovanili, Cooperazione Internazionale e Pace della Provincia di Lecce in collaborazione con l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce e le comunità di immigrati che aderiscono all’iniziativa, tra cui l’associazione Integra.

Alla luce della tematica scelta che rimanda al proverbiale senso dell’accoglienza della terra salentina, l’ associazione Integra Onlus e il Movimento Nazionale Nuovi Cittadini (MNC), quotidianamente impegnati per l’affermazione del “Nuovo Cittadino”, stanno dando il loro contributo.

Tanti gli eventi e le iniziative che si stanno susseguendo sul filo della speranza e della solidarietà verso i migranti che oggi chiedono di essere cittadini della terra che ha aperto loro le porte.

In particolare, venerdì 7 GENNAIO 2011, a Lecce presso le Officine Cantelmo alle ore 18.00 si terrà  la presentazione del libro La via per uno sviluppo integrale. Commento alla Caritas in veritate di Antonio Panico, in collaborazione con MNC. L’evento verrà riproposto dopo il grande successo della tappa a Tiggiano il 2 gennaio scorso. Introdurranno l’assessore provinciale Bruno Ciccarese, il direttore Istituto di Culture Mediterranee, Luigi De Luca, Klodiana Cuka, presidente Integra onlus. Interverrà l’autore, Antonio Panico, Preside del Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale e del no profit della Lumsa.

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I più esperti conoscitori della dottrina sociale cristiana hanno parlato della “Caritas in veritate” come di un documento dalla portata rivoluzionaria. Benedetto XVI ha provato ad offrire a “tutti gli uomini di buona volontà” un insieme di riflessioni che rispondano alla necessità incontestabile di ripensare al modo di fare economia cercando uno sviluppo autenticamente integrale. La sua proposta coraggiosa di nuove regole condivise da rispettare è una via che potrebbe essere utile percorrere per evitare di cadere ancora una volta in un baratro profondo nel prossimo futuro. Lo scopo del testo è quello di consentire una lettura più attenta dell’enciclica proponendo un insieme di studi che approfondiscano le cruciali problematiche poste in ambito economico senza però trascurare le altre fondamentali questioni per le quali il Pontefice intende proporre delle risposte attraverso importanti indicazioni.

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A seguire, dopo la presentazione del libro di Antonio Panico, ricordando il ventennale degli sbarchi albanesi nel Salento, verrà proposto al pubblico il documentario “Albania – il paese di fronte” di Roland Sejko. Interverranno il regista e il cantante Meli Hajderaj.

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L’opera è targata dall’ ISTITUTO LUCE ed è il primo documentario sulla storia dell’Albania dall’indipendenza alla caduta del comunismo. La regia è di Roland Sejko e Mauro Brescia, con le straordinarie immagini inedite degli archivi dell’Istituto Luce e dell’Archivio del Film d’Albania e gli interventi di Antonello Biagini, Carlo Azeglio Ciampi, Ismail Kadare, Nevila Nika, Roberto Morozzo della Rocca, Sergio Staino.

Sono solo 60 le miglia che dividono le coste dell’Italia dall’Albania, eppure, per la maggior parte degli italiani di oggi, l’Albania ha cominciato a esistere solo dopo il 1991 quando le prime navi di immigrati albanesi approdarono sulle coste italiane. Che cos’era l’Albania e gli albanesi prima di quelle immagini? Dalla caduta dell’impero ottomano alla prima guerra mondiale, dal re Zog all’occupazione italiana dell’Albania, dall’ascesa irresistibile del dittatore Enver Hoxha e la fine del comunismo, questo documentario ricostruisce per la prima volta attraverso le immagini dei più grandi archivi  cinematografici la storia dell’Albania del ’900 legata a doppio filo  alle vicende italiane.

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Il documentario verrà proiettato anche a Poggiardo presso il Teatro Illiria, domenica 9 GENNAIO 2011 alle ore 17,00.

Nell’occasione, al termine della proiezione e del dibattito,  saranno presentati i risultati della campagna  di raccolta di giocattoli Campagna “UN NATALE PER UN SORRISO”, svoltasi su tutto il territorio provinciale e destinata ai bambini meno fortunati delle periferie albanesi e italiane. Una iniziativa promossa dal Movimento Cristiano Lavoratori di Lecce e ALS MCL Lecce, in collaborazione con Integra onlus. Interverranno l’on. Raffaele Baldassarre, presidente MCL Lecce, Klodiana Cuka, presidente ALS MCL Lecce.

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L’Impegno di Integra Onlus per…

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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RICONOSCIMENTO DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

Al Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
All’On. Aldo Di Biagio e Firmatari della Proposta di legge n. 2138
All’On Jean Leonard Touadi e Firmatari della proposta di legge n. 2185

Egregi,
la consistente e variegata presenza di stranieri, in particolare
extracomunitari, ha creato, nel nostro Paese, problematiche e bisogni nuovi,
sottoponendo le strutture sociali, politiche ed economiche, nonché le abitudini
culturali e gli stili di vita a forti spinte di trasformazione ed evidenziando la
necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle
esigenze dei cittadini stranieri, favorendone l’integrazione.
_________________________________________________________
Per tale motivo e poiché il movimento dei flussi migratori rappresenta un
elemento peculiare della nostra contemporaneità, occorre prepararsi per
affrontare e per governare i cambiamenti dell’assetto sociale e della stessa
fisionomia identitaria del nostro Paese, abbandonando l’idea di
un’immigrazione temporanea, legata alle sole esigenze dei cicli produttivi, in
favore di uno scenario plurilingue, multietnico e multiculturale.
Da tempo in Italia la mediazione interculturale è considerata una risorsa
strategica per una piena integrazione dei migranti. Al momento, tuttavia,
manca una riflessione strutturata sulla mediazione, pur emergendo da più
parti la necessità di una politica organica supportata da una normativa
legislativa.
___________________________________________________________
Il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, ha riconosciuto, per la prima volta, la figura del « mediatore
interculturale ».
___________________________________________________________
Tuttavia, tale riconoscimento non comporta ancora una definizione univoca di
questa nuova figura professionale su tutto il territorio nazionale, sotto il
profilo del ruolo, delle funzioni, delle competenze professionali, dei percorsi
formativi, della relativa certificazione e del suo riconoscimento legale, così
come manca un’individuazione degli ambiti lavorativi e d’impiego in cui essa
si esplica e la sua presenza tra i profili collocati nel CCNL-Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro.
____________________________________________________________
Ad oggi, alla Camera ci sono due proposte di legge sulla mediazione
interculturale presentate entrambe a febbraio 2009: una il 2 febbraio n. 2138
presentata dall’ On. Di Biagio, a cui ho dato il mio personale contributo in
qualità di coordinatrice per il Sindacato Mediatori Culturali del SeiUGL, e
l’altra n. 2185 del 10 febbraio 2009 presentata dall’ On. Touadì. Tali proposte
di Legge, però, si sono arenate da un anno nella Commissione Affari Sociali.
L’approvazione del nuovo documento CNEL “Mediazione e mediatori
culturali: indicazioni operative CNEL ONC – Organismo nazionale di
coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, gruppo
di lavoro sulla mediazione culturale del 29 ottobre 2009″, mette però
tecnicamente in crisi le proposte di legge attuali.
___________________________________________________________
Si tratta, tuttavia, di testi che andrebbero assemblati in un’unica proposta
sulla base delle indicazioni definite dal documento Cnel e dagli atti del tavolo
Interistituzionale indetto dal Ministero dell’Interno, presentati a dicembre
2009 presso il Cnel. L’approvazione di tali disposizioni permetterebbero di
affrontare in modo serio e organico una tematica così delicata e importante
per il nostro Paese, migliorando sensibilmente le condizioni dei mediatori
interculturali i quali, allo stato attuale, sono impiegati nella pubblica
amministrazione e nel settore privato, senza avere alcun riconoscimento di
figura professionale, in una situazione di assoluta precarietà. Inoltre, una
Legge puntuale e precisa sulla figura del mediatore consentirebbe a migliaia
di professionisti immigrati, ma anche a migliaia di giovani italiani laureati
che studiano Scienze Sociali con specializzazione in Mediazione
interculturale, di concretizzare un sogno e dare vita a tante speranze, oltre
che dare dignità professionale e lavorativa.
________________________________________________________
Se è vero come è vero che la figura del mediatore interculturale sia una delle
più richieste e urgenti degli ultimi anni, impegnato come è nel settore
giudiziario, nelle strutture assistenziali pubbliche e private, nella scuola,
nella pubblica amministrazione, nel settore socio-sanitario, nel settore della
pubblica sicurezza, nelle aziende private, dimostrandosi con evidenza una
delle professionalità più idonee per fornire delle risposte alle esigenze di
integrazione in una società, come quella attuale sempre più multietnica e
interculturale, ne consegue sia ineludibile rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono il riconoscimento.
_________________________________________________________
Da Presidente di un’Associazione che fin dalla nascita, operando sia sul
territorio pugliese che su quello italiano, è nata da un gruppo di mediatori ed
ha concentrato la propria attività sulla mediazione linguistico culturale e
l’inserimento lavorativo dei mediatori interculturali, e anche da mediatrice
che ha conseguito la propria formazione all’inizio degli anni 2000, sono
impegnata da anni sul tema della mediazione, tanto da contribuire anche ai
contenuti della proposta di legge Di Biagio.
_______________________________________________________
Alla luce di tali riflessioni, ritengo pertanto necessaria ed improrogabile
un’azione di sensibilizzazione finalizzata a raggiungere in tempi brevi
l’obiettivo del riconoscimento della figura del mediatore interculturale, con la
certezza di avere al mio fianco tanti giovani e tanti professionisti che
sostengono insieme a me una simile battaglia di civiltà e amore per il
prossimo.
________________________________________________________
Per tali motivi l’Associazione Integra Onlus, insieme con MNC – Movimento
Nazionale Nuovi Cittadini e l’Associazione Democrazia e Liberta e altre
Associzioni, proporrà un Appello popolare a seguito di una raccolta firme che
coinvolgerà tutta l’Italia e tutti i cittadini e le cittadine che dal 10 dicembre
2010 potranno, come noi, dire la loro e manifestare il proprio “Sì” per il
riconoscimento nel nostro Paese di un ruolo così delicato e importante sotto il
profilo professionale, sociale e culturale.
__________________________________________________________
Fiduciosi in un riscontro positivo, si porgono i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dr.ssa Klodiana Çuka

il Riconoscimento della Figura Professionale del Mediatore Interculturale

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