“Ai Francescani Neri” sarà un luogo in cui confluiranno passato e futuro, memoria e progettualità, appartenenza e cosmopolitismo. Sarà un luogo in cui le frontiere saranno abbattute dal Piacere e dal Gusto. Il sogno, che poi così sogno non è, è lo stesso principio che muove ogni scelta, ogni azione di Integra e della sua fondatrice: unire senza fondere!
“Ai Francescani Neri” manterrà questo nome tanto antico ed evocativo proprio per rispettare la memoria storica di una comunità, che attorno a questa meraviglia architettonica è cresciuta e che ad essa ha legato tanti momenti significativi ed indelebili del suo vivere sociale ed individuale.
In quelle stanze frotte di giovinette hanno vissuto la loro infanzia, coltivando sogni e Integra vuole far tornare questa dimensione onirica e positiva fra queste spesse e possenti mura.
I sogni che oggi si perseguiranno saranno quelli di giovani salentini con l’ambizione di studiare, imparare e mettersi alla prova nel campo della ristorazione e dell’intrattenimento, volendo dare il proprio impulso ed il proprio imprinting al volano economico più redditizio che il Salento possa offrire: il turismo.
Accanto a loro, prevediamo l’impegno lavorativo anche di giovani extracomunitari, che sempre più numerosi stanno popolando i nostri paesi e che meritano una possibilità di lavoro e di integrazione fattiva e costruttiva, utile a loro stessi come alle comunità che li accolgono.
Su tali basi di promozione sociale si fonda la mission del progetto “Ai Francescani Neri”.
Accanto a ciò si sviluppa la sua seconda finalità: promuovere il primo ambiente multietnico e intergenerazionale di natura socio-culturale-ricreativa della Puglia.
L’intera struttura sarà adeguata a tali esigenze. Attraverso lo sport, l’ arte e la cucina verranno creati ponti tangibili atti a superare quelle barriere che oggi, con preoccupante recrudescenza, stanno caratterizzando i rapporti fra i popoli, le culture, le religioni e le generazioni.
Dalla cucina di “Ai Francescani Neri” usciranno piatti salentini, marocchini, bangla, pachistani, albanesi … permettendo uno statico viaggio olfattivo e gustativo nel bacino del Mediterraneo e un po’ più in là. Le tradizioni culinarie fanno parte della Storia e della Cultura di un popolo. Esse ci raccontano luoghi e persone, dominazioni e migrazioni, incontri e contaminazioni al pari di una lingua e “Ai Francescani Neri” tutto ciò si potrà vivere ed assaporare.
Nel rispetto, poi, di Specchia e delle sue spiccate caratteristiche di paese dell’entroterra del Capo di Leuca, nell’ attuale prato adiacente i campi da bocce, verrà allestito un “Giardino dei Semplici”, ossia un orto botanico con piante autoctone, soprattutto quelle a rischio estinzione, che fungeranno da base anche per la cucina offerta agli ospiti che onoreranno il nostro invito.
Il Giardino dei Semplici era lo spazio dell’orto che caratterizzava ogni convento tardo medievale secondo il principio dell’autosufficienza, dello studio o della povertà.
Specchia, come si diceva, ha una cultura culinaria legata ai prodotti più “poveri” della terra: legumi e verdure, e su questo presupposto “alimentare-antropologico” verrà strutturato il percorso dei piatti del nostro ristorante. Allo stesso modo si creeranno momenti ideativi finalizzati alla nascita di cocktail e bevande ispirate da tali ricchezze della natura. E’ nostra intenzione, infatti, grazie ai numerosi partenariati che Integra ha già a livello nazionale ed internazionale, organizzare periodici stage di formazione ma anche stimolanti “querelles” gastronomiche ed enologiche, nelle quali confrontare ed imparare a discernere i come ed i perché di un’arte complessa come quella legata al palato.
Il Giardino dei Semplici sarà caratterizzato da una funzione anche didattica, in quanto presenterà cartelli multilingue esplicativi del genere ma anche delle facoltà organolettiche e curative che tutte queste piante hanno.
Una funzione importante, lo si deduce dal progetto in allegato, lo ricopre anche l’attività sportiva. Infatti si è deciso di ristrutturare e potenziare le strutture già presenti nell’area, al fine di offrire, a chiunque lo desiderasse, l’opportunità di un luogo a norma, sicuro e facilmente raggiungibile per svolgere salutare e socializzante attività sportiva. Il tennis, la pallacanestro, la pallavolo ed il calcio sono sport internazionali e fortemente aggreganti, a prescindere anche dalla provenienza etnica, il gioco delle bocce, invece, svolge il compito legato ai nostri obiettivi di incontro e relazione intergenerazionali. Verranno organizzati tornei per ciascuna di queste specialità e si darà l’opportunità, alle società sportive locali, che sono numerose, di usufruire delle nostre strutture per le loro iniziative di diffuzione e promozione delle buone pratiche.
Dal punto di vista meramente artistico-spettacolare, “Ai Francescani Neri” si prefigge lo scopo di creare momenti di significativa e coinvolgente offerta. Integra, ormai da anni, collabora ed usufruisce, fra i suoi partner, di artisti di chiara fama in grado di strutturare stagioni culturali di indubbio valore. Lo spazio adibito a campo da tennis/pallavolo/pallacanestro, per esempio, durante la sera, potrà trasformarsi in cinema all’aperto, in sala da ballo o in palcoscenico per rappresentazioni musicali e teatrali. Le Arti Performative avranno un enorme spazio nella programmazione delle attività previste in questo luogo, e permetteranno ad un pubblico di ogni età e con i più diversi interessi, di dilettarsi con le proprie passioni dopo aver gustato una straordinaria cena internazionale.
Perseverando nel principio già espresso in campo culinario, anche in questo ambito verranno organizzati precisi e significativi momenti dedicati alle giovani generazioni ed alle più diverse etnie. Jam session nel più costruttivo e liberatorio spirito “melting pot”, in cui un crogiuolo di suoni, ritmi, movimenti e messaggi si incontrano, dialogano, imparano a conoscersi, scoprono di piacersi, decidono di convivere, iniziano ad amarsi.
“Ai Francescani neri” ha l’ambizione di trasformarsi in un microcosmo ideale per il benessere interiore, da raggiungere attraverso ciò che è buono e ciò che è bello.
San Francesco ha cantato il creato e noi, nel suo solco, ci adoperiamo, anche in questo modo, a salvaguardarlo ma, soprattutto, a crescere persone capaci di amarlo e tutelarlo.