FIRMA L’APPELLO

PER IL RICONOSCIMENTO

DELLA FIGURA PROFESSIONALE

DEL MEDIATORE INTERCULTURALE

 

Chi è il Mediatore Interculturale?

Si preferisce qualificare la figura del Mediatore con l’aggettivo “interculturale” anziché “culturale” per sottolineare come il Mediatore rappresenti non solo un ponte tra due o più culture, quella dei migranti e quella del Paese ospitante, ma sia anche un agente di sviluppo impegnato a spingere in avanti la società odierna attraverso la costruzione di un rapporto di inter-azione tra i diversi attori.

L’inter-azione evidenzia come il processo di integrazione degli stranieri possa avvenire senza imporre necessariamente l’omologazione ai modelli del Paese di accoglienza e la perdita delle proprie radici.

Cosa fa il Mediatore Interculturale?

Il Mediatore Interculturale svolge funzioni di orientamento, d’informazione, di accoglienza, di traduzione, d’interpretariato, di mediazione linguistico-culturale e di sensibilizzazione in favore degli stranieri; rappresenta una figura strategica per garantire nel quadro delle politiche migratorie la salvaguardia delle pari opportunità e l’accesso ai servizi di cittadinanza.

Perché firmare?

Per sollecitare l’iter legislativo presso il Parlamento italiano per far sì che, quella che ad oggi è soltanto una proposta, diventi il prima possibile una legge, al fine di attribuire al Mediatore Interculturale una precisa collocazione nel CCNL (Contratto Collettivo Nazionale Lavoro) e riconoscere a tale figura professionale parametri uniformi nazionali di formazione, impiego e retribuzione.

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